Trenord cerca la risoluzione
Task force contro i disagi

Nell'attesa di nominare in tempi molto brevi un nuovo amministratore delegato, Trenord ha nominato una task force «per risolvere nel più breve tempo possibile i problemi di gestione del software di programmazione» che sta creando disagi ai viaggiatori.

Il consiglio di amministrazione di Trenord, riunitosi nella mattinata di mercoledì 12 dicembre nella sede della società di piazzale Cadorna a Milano, ha preso atto delle dimissioni dell'amministratore delegato di Trenord, Giuseppe Biesuz.

Nell'attesa di nominare in tempi molto brevi un nuovo amministratore delegato, il Consiglio ha nominato una task force «per risolvere nel più breve tempo possibile i problemi di gestione del software di programmazione dei turni del personale che hanno creato gravi criticità ai viaggiatori in questi ultimi giorni». I risultati del lavoro vengono costantemente monitorati dall'ingegnere Vincenzo Soprano, presidente di Trenord, che terrà informato il Consiglio.

Nel «rinnovare le scuse ai passeggeri per i gravissimi disagi subiti», il Consiglio ha deliberato di costituire un team specifico e di avviare una immediata indagine interna per verificare eventuali responsabilità dei disservizi e di prendere gli opportuni provvedimenti.

Un inizio settimana infuocato per migliaia di cittadini lombardi costretti a subire gravissimi disagi e disservizi da parte di Trenord. Da alcuni giorni infatti i tabelloni annunciano, impietosi, ore di ritardo e corse saltate sotto gli occhi increduli, smarriti ed infuriati dei pendolari. La motivazione ufficiale che fornisce Trenord è un malfunzionamento del sistema informatico di assegnazione dei turni del personale. Da domenica i treni lombardi sono in tilt a causa dell'adozione di un nuovo software «introdotto per governare in automatico i movimenti dei locomotori e la gestione del personale». Il risultato è la paralisi dei trasporti ferroviari: ritardi e cancellazioni che stanno causando disagi a non finire per gli oltre 2 milioni di pendolari che quotidianamente viaggiano sulla tratta interessata. Per non parlare della grave carenza di informazioni, che sembra esser diventata un'abitudine consolidata da parte delle ferrovie.

Adusbef e Federconsumatori, invitando la società a ripristinare il prima possibile il servizio, chiedono a Trenord l'immediato risarcimento dei danni patiti dai cittadini: «Inoltre - fanno sapere le associazioni -, abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare l'avvio di una class action contro la condotta irresponsabile di Trenord che, non lo dimentichiamo, nasce “dall'alleanza paritetica tra Trenitalia e Gruppo FNM».

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