Premiati 64 imprenditori
«Lavoro coraggioso e innovativo»

Un riconoscimento al merito e alla fedeltà dei lavoratori bergamaschi e delle imprese del nostro territorio che hanno saputo affrontare questo complicato 2012 con coraggio e determinazione. Premiati 64 imprenditori: «Lavoro coraggioso e innovativo».

Un riconoscimento al merito e alla fedeltà dei lavoratori bergamaschi e delle imprese del nostro territorio che hanno saputo affrontare questo complicato 2012 con coraggio e determinazione. Il Riconoscimento del lavoro e del progresso economico, manifestazione della Camera di commercio, giunta alla 52ª edizione e organizzata alla Fiera per premiare le eccellenze lavorative del nostro territorio, è stata una vera e propria festa del lavoro orobico e ha voluto lanciare un messaggio di speranza e ottimismo in vista di un 2013 che potrebbe rappresentare un primo passo verso la ripresa economica.

«Abbiamo voluto premiare chi, in un anno tanto difficile, è comunque riuscito a ritagliarsi uno spazio rilevante nel mercato nazionale e internazionale impegnandosi al massimo delle proprie possibilità, e spesso anche oltre, per rendere fertile il terreno su cui costruire l'imminente futuro – sottolinea Paolo Malvestiti, presidente dell'ente camerale –: sono ottimista perché vedo nei nostri imprenditori, nelle lavoratrici e lavoratori e nelle loro famiglie la voglia di rimboccarsi le maniche, tipicamente bergamasca, e di guardare al futuro con rinnovata forza e speranza nonostante le negatività del periodo storico».

Sono stati assegnati 64 riconoscimenti del lavoro e del progresso economico. L'ente camerale bergamasco ha inoltre voluto attribuire tre speciali benemerenze: Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi spa e ideatore di i.lab, per lo spirito d'innovazione e il coraggio di fare investimenti importanti; Felice Rizzi, titolare dal 2004 della cattedra Unesco «Diritti dell'uomo ed etica della cooperazione internazionale» all'Università di Bergamo che si è contraddistinto per la sua apertura verso l'integrazione dei popoli attraverso il lavoro e, infine, la Diocesi di Bergamo, per l'attenzione ai cambiamenti del lavoro e dell'economia.

«Dobbiamo restituire al lavoro quella centralità assoluta che rappresenta per la vita di ciascun uomo e di ciascuna donna, attraverso la riscoperta del suo straordinario valore nella nostra comunità - evidenzia il vescovo Francesco Beschi -: come Diocesi di Bergamo siamo vicino a chi si trova in difficoltà, ai disoccupati o ai precari, mettendo a disposizione tutte le nostre risorse, spirituali ma anche materiali, e soprattutto puntando nella direzione di una formazione e di un'educazione al lavoro che spinga la nostra comunità verso un futuro migliore».

Leggi su L'Eco di lunedì 17 dicembre tutti i premiati

© RIPRODUZIONE RISERVATA