«Papa Giovanni» ipertecnologico
Esami più rapidi e meno invasivi

Tac, ecografie e risonanze all'avanguardia (al Papa Giovanni XXIII è arrivata la prima con magnete aperto) consentiranno di effettuare gli esami nel modo meno dannoso, meno invasivo e più veloce possibile.

Hanno scartato le loro apparecchiature come doni preziosi, perché la tecnologia che hanno ora a disposizione nel nuovo ospedale è per loro un grande regalo. Tac, ecografie e risonanze all'avanguardia (al Papa Giovanni XXIII è arrivata la prima con magnete aperto) consentiranno di effettuare gli esami nel modo meno dannoso, meno invasivo e più veloce possibile.

Ma la vera rivoluzione sta nella scomparsa delle lastre: tutto sarà in digitale. I medici potranno consultare le immagini durante il loro giro tra i pazienti utilizzando semplicemente un tablet. È un vero passaggio dal «passato» al «futuro» per le unità di Radiologia e Neuroradiologia che si trovano nella piastra tecnologia, il cuore dell'ospedale della Trucca. La strumentazione è già stata utilizzata per la prima urgenza direttamente nel letto di un paziente.

Tutto è pronto, poi, anche per il primo intervento che martedì sarà effettuato nel polo interventistico e angiografico. Radiologia e Neuroradiologia sono dotate di un proprio Cup che si occuperà dell'accettazione dei pazienti e del pagamento del ticket, mentre per quanto riguarda la consegna dei referti, questa avverrà al centro unico prenotazioni principale che si trova proprio accanto. Superata quest'area, si accede alle sale degli esami ecografici e radiografici dove si incontrano le prime nuove tecnologie.

«Per quanto riguarda le attrezzature radiografiche – spiega Carmine Valentino, direttore di Radiologia – due consentono di effettuare controlli al torace, altrettante allo scheletro, mentre altre due sono polifunzionali. Sono molto più sofisticate di quelle che abbiamo lasciato ai Riuniti e più veloci, quindi hanno un impatto minore sui pazienti. Le radiografie rappresentano i primi approcci alla diagnostica e verranno eseguiti in modo tradizionale, ma con tecnologia digitale».

Sono le «Tomografie assiali computerizzate» i fiori all'occhiello di questa unità.

L'ospedale cittadino ha ora la prima risonanza con magnete aperto, unica in provincia di Bergamo: «I malati, soprattutto quelli claustrofobici – spiega Giuseppe Bonaldi, direttore di Neuroradiologia - troveranno beneficio dall'istallazione di questo strumento che non li obbliga più a restare chiusi nel macchinario. Inoltre permettono a medici e infermieri di poter intervenire sulla persona qualora si presentasse la necessità, dimostrandosi molto utile nel caso si tratti di bambini».

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