Sfratto, protesta a Martinengo
Blitz con striscione in Comune

L'Unione Inquilini ha occupato per alcuni minuti il municipio di Martinengo per protestare contro gli sfratti e la «crudeltà del sindaco», accusato di non avere sensibilità e di far così sgomberare una famiglia dall'appartamento comunale in cui vive.

L'Unione Inquilini ha occupato per alcuni minuti il municipio di Martinengo, e poi il balcone posto al primo piano dello storico edificio, per protestare contro gli sfratti e la «crudeltà del sindaco», accusato di non avere sensibilità e di far così sgomberare una famiglia dall'appartamento comunale in cui vive.

La mattinata di mobilitazione iniziata alle 8 in via Colleoni, davanti all'abitazione dell'esercente marocchino, col quale vivono anche moglie e due figli. Qui l'ufficiale giudiziario avrebbe dovuto far rispettare lo sfratto esecutivo che però è stato rimandato all'11 gennaio.

I rappresentanti dell'Unione Inquilini di Bergamo si sono così spostati tra i banchi del mercato settimanale raggiungendo infine il municipio, davanti al quale hanno sostato per qualche minuto rendendo noto ai presenti le ragioni della loro iniziativa.

Il gruppo è poi entrato nel palazzo comunale. «La famiglia è quella di Sami - spiega l'associazione degli inquilini - negoziante rovinato dalle tasse e dalla crisi economica. Vive in Italia da oltre vent'anni e aveva ottenuto da circa quattro anni l'assegnazione in una casa di proprietà del Comune a causa del grave stato di necessità. Purtroppo l'amministrazione comunale (Lega Nord), vuole ora sfrattare l'inquilino, nonostante paghi regolarmente i canoni di affitto, perché ha intenzione di vendere l'alloggio a privati».

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