Il vescovo al provveditore Graziani:
«La scuola insegna ed educa»

Scambio di auguri di Natale, come da tradizione, tra il vescovo Beschi, il provveditore Patrizia Graziani e il personale dell'Ufficio Scolastico di via Pradello. Un incontro con la fattiva partecipazione delle scuole.

Scambio di auguri di Natale con il vescovo mons. Francesco Beschi per il provveditore Patrizia Graziani e il personale dell'Ufficio Scolastico di via Pradello. Un incontro ormai tradizionale e come sempre organizzato dal Provveditorato in questo periodo. Con una novità: quest'anno i ragazzi delle scuole hanno dato una mano attivamente, con i ragazzi dell'Istituto Agrario che hanno pensato agli addobbi e quelli dell'Alberghiero San Pellegrino che hanno realizzato il rinfresco. Momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Stefano Riva e Marcello Conca.

Al vescovo è stato poi offerto lo strappo d'affresco realizzato da Ramona Novali dell'Istituto Fantoni, rappresentante la Madonna di Giotto della Cappella degli Scrovegni a Padova. Mons. Beschi, che era accompagnato dai responsabi dell'Ufficio diocesano per la scuola mons. Vittorio Bonati e don Michele Cortinovis, ha ricordato la centralità della scuola nell'esperienza umana, in ogni tempo e in ogni paese.

Attingendo ai ricordi dei viaggi missionari e alla sua personale esperienza il vescovo ha sottolineato come il modello italiano di scuola, volto all'istruzione in vista di una professione ma anche capace di educare la persona, sia la vera eredità dell'umanesimo e del cristianesimo: «Questa specifica attenzione all'uomo in tutte le sue dimensioni è il contributo che la scuola italiana deve dare al sistema scolastico europeo».

L'auspicio espresso dal provveditore Patrizia Graziani è che «il Santo Natale ci stimoli a continuare nella nostra bellissima opera di essere educatori sul nostro territorio, dove, oltre alla conoscenza si impara a vivere gli uni per gli altri, ad aprirsi al mondo per essere costruttori di fraternità universale».

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