Seriate vende la casa per anziani?
Albatro: «Penalizzati tutti i cittadini»

«La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Giovanni Paolo I sarà messa in vendita al miglior offerente? No, stavolta diciamo no». E' quanto scrive in una nota il gruppo consiliare Lista Civica Albatro di Seriate.

«La Residenza Sanitaria Assistenziale Giovanni Paolo I sarà messa in vendita al miglior offerente? No, stavolta diciamo no». E' quanto scrive in una nota il gruppo consiliare Lista Civica Albatro di Seriate.

«Ci risiamo, l'operazione “fuori tutto” proposta dall'Amministrazione di Seriate continua - prosegue la nota - : in base a quanto annunciato in commissione bilancio dall'assessore Sisana la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Giovanni Paolo I sarà messa in vendita al miglior offerente. No, stavolta diciamo di no».

«Per ragioni di merito: questo servizio è fondamentale per i seriatesi e dei seriatesi deve rimanere».
«Per ragioni di opportunità: si fa cassa per realizzare fantomatiche opere pubbliche. Nessuno però sa quali. Ma dove siamo, su scherzi a parte?»
«Per ragioni di metodo: è giusto che una scelta così pesante sia deciso in quattro e quattr'otto in 2 riunioni di giunta? La commissione competente cosa dice? E conta ancora qualcosa il pensiero dei cittadini? Possibile che la vicenda del nido Levati non abbia insegnato nulla? Possibile che non vi sia la sensibilità istituzionale di comprendere che le scelte importanti non si portano avanti senza dialogo e confronto? Si abbia piuttosto il coraggio di misurarsi elettoralmente su certe decisioni, alla fine non manca poi molto».

«Per anni - aggiunge l'Albatro - si è vissuto su risorse rubate al futuro, rastrellando senza programmazione oneri di urbanizzazione, e ora che questo giocattolo si è rotto si spazza via anche il passato ed i valori che l'hanno caratterizzato. L'attenzione agli anziani e la possibilità di avere un luogo comunitario di cura e accoglienza, insieme alla fatica fatta per completare quest'opera, non valgono più nulla? Siamo preoccupati. Percepiamo al quarto piano di Piazza Alebardi un clima da “dopo di noi il diluvio” che non possiamo non stigmatizzare. Forse nessuno saprà far meglio di quest'amministrazione, forse il Ventennio leghista passerà alla storia come il più illuminato, tuttavia smantellare tutto il patrimonio pubblico della città e vendere tutto il vendibile non è certo il modo migliore per lasciare a chi verrà la possibilità di fare scelte strategiche importanti. Non si sono fatte sinora, si evitino disastri last minute! E non si racconti la favoletta del “servizio che rimane quindi non cambia nulla”: cambia eccome, dato che vendere un'immobile non equivale ad esternalizzare un servizio».

«Non ci è possibile entrare nei dettagli di un'operazione della quale si sa pochissimo - si chiude il comunicato - certamente esigeremo dall'Amministrazione Comunale chiarezza, trasparenza, confronto. A partire dal prossimo 7 gennaio, in Consiglio Comunale. Nel frattempo a questa Giunta va il nostro grazie per il meraviglioso regalo sotto l'albero, non ne sentivamo proprio il bisogno».

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