Area Riuniti, c'è il nuovo bando
La base d'asta è di 76 milioni

Nuovo bando per l'area dei Riunifi. Da qualche giorno l'avviso, con tanto di moduli per presentare la domanda, è on line. Base d'asta: 76 milioni 185 mila euro, quasi 20 milioni di euro in meno rispetto al primo incanto andato deserto nel 2009.

Si sapeva già. Pensare di rinunciare alla vendita dell'area dei Riuniti – così come chiesto la scorsa settimana dal Comitato Santo Lucia – suonava un po' fantascientifico. E infatti accanto alla secca replica dell'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta, ecco arrivare puntale il bando di Infrastrutture lombarde. Da qualche giorno l'avviso, con tanto di moduli per presentare la domanda, campeggia sul sito della stessa società regionale incaricata dell'alienzazione. Base d'asta: 76 milioni 185 mila euro, quasi 20 milioni di euro in meno rispetto al primo incanto andato deserto nel 2009, ma sei milioni di euro in più sul valore fissato con una recente perizia dall'Agenzia del territorio. Scadenza: 7 maggio 2013, mentre i risultati di questo secondo bando si conosceranno la settimana seguente, il 14 maggio.

Quattro mesi abbondanti per aggiudicarsi il maxilotto da 130 mila metri quadri edificabili, più altri 100 mila metri quadri tra giardini e piazze, sui quali sono previste, oltre alla parte residenziale, diverse strutture a uso pubblico tra cui un campus polisportivo, alloggi per i docenti dell'università, un centro giovanile, un asilo e una biblioteca. «Si tratta di un primo importante passaggio – sottolinea lo stesso Pezzotta – affinché la questione venga affrontata correttamente. La vendita all'asta, allo stato attuale, rappresenta la soluzione più ragionevole, l'unica in grado di evitare il suo progressivo degrado dal punto di vista urbanistico».

Portare a casa una cifra del genere non sarà comunque facile: all'investimento iniziale, vanno aggiunti i costi di realizzazione, oltre a quelli di bonifica di un'area che evidentemente non è un prato incolto e sulla quale insisteranno alcuni servizi ospedalieri – parte della radiologia, la microbiologia e il centro di sterilizzazione - finché non ne partiranno di analoghi nella nuova struttura.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 28 dicembre

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