Primo trapianto al nuovo ospedale
Fegato nuovo a un bimbo di 8 mesi

Primo trapianto al nuovo ospedale Giovanni XXIII. Il paziente è un bimbo di otto mesi a cui stato trapiantato il fegato, l'operazione - domenica mattina - è stata un successo. Il piccolo, che era in condizioni molto critiche, è ora ricoverato in Terapia intensiva.

Primo trapianto al nuovo ospedale Giovanni XXIII. Il paziente è un bimbo di otto mesi a cui stato trapiantato il fegato, l'operazione è stata effettuata domenica mattina 30 dicembre ed è stata un successo. Il piccolo, prima dell'intervento in condizioni molto critiche, è ora ricoverato in Terapia intensiva e si sta riprendendo.

«Abbiamo fatto il nostro lavoro di sempre nello stesso identico modo - commenta il primario di Chirurgia Michele Colledan, a capo dell'équipe che si è occupata del trapianto -, l'unico problema che abbiamo in questi giorni è il ripristino del magazzino. Questo comporta del lavoro aggiuntivo nella fase preparatoria per gli infermieri, i quali devono occuparsi di reperire tutti i materiali necessari, ma era un disagio previsto e penso che presto saremo a pieno regime. È una situazione paragonabile, su scala maggiore, a quando si cambia casa e non si sa in quale scatolone è l'apribottiglie».

L'eccellenza medica è comunque garantita: «Riuscire a fare un intervento così delicato su un bambino di 10 chili significa che dal punto di vista qualitativo siamo già al massimo - spiega Colledan -, ora si tratta di riuscire ad attivare tutte le sale operatorie a nostra disposizione».

L'intervento è durato dalle 9,30 alle 13,30, il prelievo dal donatore (proveniente da un'altra città) è stato effettuato dal chirurgo Alessandro Aluffi con gli specializzandi Claudio Bosio e Marco Platto. Il trapianto è stato eseguito da Michele Colledan con lo specializzando Paolo Bertoli e gli anestesisti Carlo Pirola, Alessandra Messa e Pietro Brambillasca. Gli infermieri che hanno seguito l'operazione sono la strumentista Cristina Ghirardi, Giuseppina Daglio, Giampietro Fasanotti, Florina Agazzi e Andrea Battaglia. Il bambino, non italiano, era ricoverato già da un paio di mesi nel reparto di Pediatria, guidato da Lorenzo D'Antiga.

La patologia di cui soffre il piccolo paziente, l'atresia delle vie biliari, è una grave ma rara patologia del fegato che colpisce i neonati nelle primissime settimane di vita ed è la causa più comune che porta a un trapianto in pazienti così giovani.

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