La «Tares» può fare anche male
Federconsumatori preoccupata

Dal 1 gennaio di quest'anno è entrata in vigore la nuova tassa che sostituisce l'attuale Tia e/o Tarsu (le imposte che i cittadini pagano per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani). La prima rata di questa tassa dovrà essere pagata da aprile.

«Dal 1 gennaio di quest'anno è entrata in vigore la nuova tassa che sostituisce l'attuale Tia e/o Tarsu (le imposte che attualmente i cittadini pagano per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani). La prima rata di questa tassa dovrà essere pagata a partire dal prossimo mese di aprile (salvo proroga decisa dalle singole amministrazioni comunali)».

«Notizie di stampa danno per scontato che l'introduzione della Tares comporterà automaticamente l'aumento dei costi a carico degli utenti. Dichiarazioni di alcuni amministratori sono "velatamente" provocatorie del tipo "come abbiamo contestato l'Imu contesteremo la Tares portando i rifiuti davanti a Palazzo Chigi"... Poi non si lamentino se si ritrovano con il letame davanti alla sede della Provincia».

«Federconsumatori si accontenterebbe che alle persone fosse dato il quadro generale indispensabile per capire per cosa e perché verranno loro chiesti altri soldi. Ogni Comune dovrà produrre un regolamento che tenga in considerazione sia gli effettivi costi sostenuti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sia le diverse modalità di conferimento dei medesimi».

«Ad esempio: a parere di chi scrive, la tassa imposta non dovrà essere la stessa per i contribuenti che abitano in comuni in cui viene fatta la raccolta differenziata e per chi abita dove di differenziata se ne fa poca o niente. I cittadini di Bergamo, come coloro che abitano in molti dei comuni virtuosi della provincia orobica, potrebbero attendersi una diminuzione dei costi sinora pagati: se il mantenere separati in casa vetro, carta, umido e plastica (a volte anche olio) da quel che rimane dei rifiuti prodotti ha un valore economico oltre che socio/ecologico e se chi amministra scegliesse l'operatore "giusto" per lo smaltimento. Inoltre, prima di applicare la Tares, si dovranno individuare le modalità di esenzione e/o di riduzione del tributo in base alle categorie degli utenti e ai redditi dei medesimi».

Federconsumatori Bergamo

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