Federconsumatori sui bar e ristorante
«In ospedale gestione unica rischiosa»

Federconsumatori si occupa di ospedale e punta il dito sull'assegnazione della gestione di ristorante e bar interni: «Temiamo che un gestore unico potrebbe non essere sufficientemente “attento” alla compilazione del listino dei prezzi».

Federconsumatori si occupa di ospedale e punta il dito sull'assegnazione della gestione di ristorante e bar interni al Papa Giovanni. «Apprendiamo con soddisfazione che sia un imprenditore locale a gestire i locali - commenta l'associazione -, ma dall'altro temiamo che, in quanto gestore unico, potrebbe non essere sufficientemente “attento” alla compilazione del listino dei prezzi e alla qualità del servizio».

Per questo Federconsumatori Bergamo dubita che l'avere appaltato ad un unico imprenditore la gestione dei due bar all'interno dell'ospedale Papa Giovanni XXIII sia stata «la scelta giusta, specie se non sono previste, e conosciute, clausole che tutelino i potenziali clienti i quali, proprio perché si trovano in una struttura sanitaria in condizioni di oggettiva debolezza , potrebbero essere indebitamente “spremuti”».

«Da notizie di stampa apprendiamo dell'importante dichiarazione fatta dai vincitori per quanto riguarda il servizio offerto al ristorante, “Stiamo studiando l'impostazione sia della tipologia di servizio che del menù sulla base delle indicazioni che ci sono state date dalla direzione: rispetto del luogo; cucina salutare; prezzi contenuti”… E per i bar? In omaggio alle buone regole di trasparenza che ci si attende da chi gestisce la “cosa pubblica”, la direzione dell'ospedale farebbe la scelta giusta se pubblicasse i dati relativi alle condizioni contrattuali che il Gestore di ristorante e bar deve rispettare: magari chiarendo quali siano le “indicazioni” (noi speriamo siano regole da rispettare) date per la corretta gestione dei servizi aggiudicati - continua Federconsumatori -. Non dimentichiamo che l'ospedale è una struttura pubblica i cui costi, sia per la costruzione sia per la gestione, sono pagati con i soldi dei contribuenti. Non sarebbe accettabile se fosse permesso a imprenditori privati di speculare indebitamente su posizioni di monopolio».

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