Ospedale, guai per Dec: è a debito
45 milioni per difformità e penali

Il conteggio e i calcoli non sono ancora definitivi né riguardano l'intera struttura. Ma l'Associazione temporanea d'impresa guidata dalla Dec spa di Bari, in concordato preventivo, non sarebbe a credito, bensì a debito di ben 45 milioni di euro.

Il conteggio e i calcoli non sono ancora definitivi né riguardano l'intera struttura. Ma l'Associazione temporanea d'impresa guidata dalla Dec spa di Bari, oggi in concordato preventivo, non sarebbe a credito, bensì a debito di ben 45 milioni di euro.

Questo dice la commissione di collaudo, che avrebbe trovato la quadratura sul valore economico. Un risultato non semplicissimo da raggiungere, viste le ormai note vicende complesse che hanno interessato il cantiere per la realizzazione del Papa Giovanni XXIII, tra opere realizzate dall'Ati Dec non a regola d'arte, altre opere effettuate dall'Azienda ospedaliera a danno Dec spa, monitoraggi e perizie chiesti per controlli su difformità nella realizzazione, riscontrate dai collaudatori per l'appalto principale (e poi accettate, con delibera, dalla stessa Azienda ospedaliera)

Poi, sul lato giudiziario, c'è la causa intentata dall'Ati Dec spa contro l'Azienda ospedaliera per riserve per un totale di 150 milioni. I conti, comunque, non sono finiti: mancano gli appalti integrativi, quelli correlati, della trincea, dei lavori aggiuntivi che la stessa Azienda ospedaliera ha effettuato e quindi la valutazione complessiva del dare/avere, ma soprattutto anche un minore valore dell'opera stessa potrebbe variare, e non di poco. Ma, intanto, una parte importante dei conteggi, quella relativa all'appalto principale sarebbe stata definita.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 9 gennaio

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