«Rilanciare il Conservatorio
attraverso un Polo delle arti»

«Quando mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi alla direzione di Bergamo, ho analizzato bene le caratteristiche dell'istituto musicale, e non ho potuto che giungere a una conclusione: è un gioiellino. Un istituto con le dimensioni giuste e una classe docente di prim'ordine».

«Quando mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi alla direzione di Bergamo, ho analizzato bene le caratteristiche dell'istituto musicale, e non ho potuto che giungere a una conclusione: è un gioiellino. Un istituto con le dimensioni giuste e una classe docente di prim'ordine».

Emanuele Beschi, neo direttore dell'Istituto superiore studi musicali Gaetano Donizetti, non ha dubbi. Bresciano, fratello del vescovo Francesco, membro del Cnam, il Consiglio nazionale per l'Alta formazione artistico musicale, del Comitato Berlinguer per la musica, docente di viola da 21 anni al Conservatorio Verdi di Milano e prima, dal 1985, al Conservatorio di Darfo.

Beschi ha ereditato da Marco Giovanetti - il direttore precedente - una scuola con circa 420 studenti, di cui 70 iscritti all'Afam (Alta formazione artistico musicale), 104 nei corsi tradizionali (quelli del vecchio ordinamento), 60 nei corsi propedeutici e 200 nei pre-Afam (o preaccademici), con una cinquantina di docenti.

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