«Pericoloso camminare sul ghiaccio»
E non mancano i cartelli a spiegarlo

Sconcerto e stupore. Sono queste le prime reazioni degli amministratori dei comuni del lago alla notizia dei turisti caduti in acqua dopo essersi avventurati sulla sottilissima lastra di ghiaccio che si è formata tra Monasterolo e Spinone.

Sconcerto e stupore. Sono queste le prime reazioni degli amministratori dei comuni del lago alla notizia dei turisti caduti in acqua dopo essersi avventurati sulla sottilissima lastra di ghiaccio che si è formata tra Monasterolo e Spinone. Sconcerto perché ancora una volta non sono stati rispettati i cartelli che, posizionati sulle sponde del lago, ricordano il divieto di passeggiare e pattinare sul ghiaccio; stupore perché in questo periodo non c'è proprio nessuno sul lago: basta guardarsi attorno per capire che la lastra è sottile e non ci si può fidare.

L'incidente di sabato pomeriggio è avvenuto davanti al ristorante La Laguna, a Monasterolo, paese che in inverno è la base di lancio per tanti avventurieri del ghiaccio. Il sindaco Maurizio Trussardi ricorda a tutti quanto sia pericoloso salire sul ghiaccio «ed è per questo che vige perennemente l'ordinanza di divieto. Chi vive attorno al lago di Endine sa benissimo che quest'anno le alte temperature invernali non hanno consentito la formazione di una lastra solida. Evidentemente questi turisti milanesi non sapevano nulla di tutto questo e hanno voluto provare. Per fortuna non è successo nulla di grave, ma salirci in questi giorni è stato proprio un gesto da matti».

Simone Scaburri, vicesindaco di Spinone e assessore al Turismo di questo Comune, chiude anche all'idea, mai del tutto abbandonata, di trasformare il lago di Endine in una pista di pattinaggio: «Purtroppo non ci sono le condizioni: servirebbero investimenti importanti per mettere reti e protezioni a fronte di un duplice rischio: garantire l'incolumità dei pattinatori e i cambiamenti climatici, che negli ultimi anni hanno ridotto a pochissimi giorni la finestra di tempo in cui c'è ghiaccio a sufficienza».

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