Nuovo ospedale, non solo multe
Servono collegamenti con la città

«Le multe sono la risposta all'inciviltà, ma per risolvere il problema serve un'azione congiunta da parte dell'amministrazione comunale, dell'ospedale e di tutte le parti coinvolte». Sulla sosta selvaggia all'ospedale parla Invernizzi. Clicca su commenta e dicci la tua

«Le multe sono la risposta all'inciviltà, ma per risolvere il problema della sosta selvaggia serve un'azione congiunta da parte dell'amministrazione comunale, dell'azienda ospedaliera e da tutte le parti coinvolte». A parlare è l'assessore alla Sicurezza di Palazzo Frizzoni, Cristian Invernizzi che, ammettendo i limiti delle sanzioni («si reprime solamente la maleducazione») e non rinunciando al tempo stesso a ricorrere ai presidi della polizia locale («i controlli non mancheranno»), auspica un intervento «ampio, come quello messo in atto per lo stadio».

In effetti, le parole dell'amministratore di Piazza Matteotti riflettono esattamente la situazione all'ospedale della Trucca nel giorno successivo alla pioggia di multe contro gli automobilisti indisciplinati. Nulla è cambiato, anzi la situazione pareva addirittura peggiorata, probabilmente anche a causa del maltempo che ha spinto a preferire le quattro ruote anche chi generalmente si sposta a piedi, in bici o in scooter.

Nel pomeriggio di martedì un lungo serpentone di veicoli stazionava proprio al di sotto dei cartelli che vietano la sosta, nonostante i parcheggi a pagamento non fossero affatto colmi (secondo i pannelli luminosi, tra il Multipiano e i piazzali a cielo aperto erano oltre 500 i posti liberi sui 2.334 disponibili). In particolare, dalla rotatoria di via Martin Luther King, in direzione del posteggio Nord, gli automobilisti si litigavano i posti proibiti ma gratuiti. Alcuni mezzi erano abbandonati anche nel perimetro del rondò di fronte all'accesso del pronto soccorso. E non è finita: altre file di veicoli si trovavano lungo il primo tratto di via King, al di là del passaggio a livello, e davanti al cancello del cantiere ospedaliero oramai chiuso. Per concludere, sosta irregolare anche per bici e scooter, ammassati sotto la maxi tettoia dell'ingresso principale.

Disperati i residenti della zona, in particolare quelli di via Galmozzi, che non sono da un giorno con l'altro hanno visto «sparire» i posteggi dei vari palazzi, ma ora si trovano anche decine di mezzi sui marciapiedi e nelle aiuole. «Le multe da sole non possono essere la soluzione definitiva, sono solamente la risposta all'inciviltà. La sosta selvaggia è un problema complesso che deve essere affrontato tra azienda ospedaliera, assessorato alla Mobilità, alla Sicurezza, insieme a tutte le parte interessate». L'amministratore promette di proseguire nei controlli e nel presidio dell'area, ma auspica «in intervento ampio come quello messo in atto per lo stadio».

Per l'azienda ospedaliera urge collegare l'ospedale alla città con piste ciclabili e la fermata del treno lungo la ferrovia Bergamo - Ponte San Pietro.

Lo studio di un eventuale piano potrebbe già partire mercoledì: alle 16, infatti, è previsto il sopralluogo da parte della Giunta di Palazzo Frizzoni al Papa Giovanni XXIII.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 16 gennaio

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