Il negoziante che sparò al ladro
Ferma al palo la raccolta fondi

Cinquemila euro in 2 mesi. Non sta andando bene la raccolta fondi promossa dal comitato Pro Cerioli. L'obbiettivo è quello di sostenere Angelo Cerioli, il commerciante di Caravaggio che alla fine di novembre aveva ucciso, sparandogli, un ladro.

Cinquemila euro in due mesi, con la previsione che questa cifra difficilmente potrà aumentare, salvo un'inversione di tendenza. Non sta andando bene la raccolta fondi promossa dal comitato Pro Cerioli. L'obbiettivo è quello di sostenere Angelo Cerioli, il commerciante di Caravaggio che alla fine di novembre aveva ucciso, sparandogli, un ladro mentre stava mettendo a segno un furto nel suo negozio di attrezzature agricole.

I promotori del comitato, Graziano Donzelli e Giuseppe e Fabrizio Fossati, imprenditori di Mozzanica e Barbata, sono però costretti al momento a constatare, a soli due mesi dal fatto, che la raccolta non sta andando come sperato. Finora sul conto corrente del comitato si è arrivati a solo cinquemila euro. Poco, soprattutto se si considera che circa la metà è stata versata dagli stessi promotori del comitato e da un imprenditore che, lui da solo, ha contribuito con mille euro.

I soldi raccolti saranno devoluti a Cerioli per aiutarlo a sostenere le spese legali. Il commerciante è indagato per omicidio volontario e le indagini sono in corso.

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