«Aperti al dialogo coi moderati»
Pd tra rinnovi e coesione

Lombardia, una battaglia su cui il Pd si gioca il tutto per tutto. Sono decisi a non farsi sfuggire un'occasione storica per il centrosinistra i candidati orobici alle elezioni politiche, presentati nella mattinata di sabato 19 gennaio.

Lombardia, una battaglia su cui il Pd si gioca il tutto per tutto. Sono decisi a non farsi sfuggire un'occasione storica per il centrosinistra i candidati orobici alle elezioni politiche, presentati nella mattinata di sabato 19 gennaio nella sede di via San Lazzaro dal segretario provinciale Gabriele Riva. A dettare la linea è il tesoriere del partito (e candidato alla Camera) Antonio Misiani, che, dopo aver rivendicato il percorso di partecipazione, trasparenza e rinnovamento della classe dirigente intrapreso dal Pd con le primarie nazionali e per i parlamentari, ha aperto al centro guidato da Monti: «Non cederemo alla tentazione dell'autosufficienza, errore fatto durante l'esperienza dell'Unione. Nostra intenzione è aprire un confronto e un dialogo con i moderati, anche in caso dovessimo ottenere la maggioranza alla Camera e al Senato: i nostri avversari sono i populisti dell'asse Lega-Pdl».

Subito dopo Misiani, segue in ordine di lista per un seggio a Montecitorio l'attuale capogruppo del Pd a Palazzo Frizzoni, Elena Carnevali. «Il Partito democratico ha fatto propri valori universalistici, come quello dell'equità, che significa pari accesso ai servizi e alle prestazioni. Occorre anche impostare un rapporto diverso con gli enti locali, in particolar modo per quanto riguarda le competenze». Giovanni Sanga, deputato uscente, punta alla riconferma. «La composizione delle liste del Pd, soggetto plurale aperto, riflette le diverse espressioni della comunità bergamasca. Basta promesse o proclami facili come nel decennio passato, occorrono proposte serie basate sulle priorità: lavoro, rilancio delle imprese e tutela delle persone in difficoltà». Potrebbero aspirare a un posto a Montecitorio anche il giovane Beppe Guerini («La mia prima campagna elettorale risale al 1994, quando sul fronte opposto Berlusconi scese in campo e io ero uno studente al liceo. Se già allora questa candidatura era inspiegabile, oggi assume toni surreali; non vedo l'ora di iniziare la campagna elettorale, portando l'entusiasmo e la passione dei giovani») e il sindaco di Solza, Carla Rocca, secondo cui «il Pd è un partito serio, gli slogan ad effetto di Pdl e Lega non hanno dietro alcun ragionamento di fattibilità: le riforme del centrodestra hanno messo in grave difficoltà gli enti locali e per questo occorre ripartire da proposte serie». Gli altri candidati alla Camera sono Mirosa Servidati, che non ha partecipato alla presentazione dei candidati per motivi personali, Pasquale Gandolfi, responsabile provinciale del partito per le infrastrutture («Ho sottoscritto l'appello di Libera contro la corruzione e chiedo anche ai candidati del centrodestra di farlo, è un atto di trasparenza nei confronti dei cittadini»), Erik Molteni segretario del partito a Treviglio («Al centro del nostro programma ci sono cultura, istruzione e ricerca, senza un investimento serio in questi settori il paese va verso il declino»), Roberto Tomaselli, classe 1984, proveniente dalla segreteria dei giovani democratici bergamaschi («Porto la mia esperienza personale di giovane che si fa strada tra mille difficoltà nel mondo del lavoro per porre la questione di una generazione colpita duramente dalla crisi e dalle prospettive incerte: occorre ridare speranza a tanti giovani disillusi e arrabbiati e il Pd è in grado di farlo») e Francesca Vaninetti («Ho accolto questa candidatura con gioia ed entusiasmo, è un momento storico importante per il Pd e per l'Italia»).

I nomi per il Senato

Per un seggio a Palazzo Madama sono invece in lizza Giorgio Gori («Credo che questa difficile battaglia possiamo vincerla. Lega e Pdl mantengono un certo radicamento nonostante episodi di malaffare ed inefficienze: sta a noi allargare i confini del centrosinistra ed esprimere credibilità»), l'ex assessore alla Mobilità della giunta Bruni, Maddalena Cattaneo («Il Pd ha lavorato per avere in lista metà donne e metà uomini, spero che anche la futura compagine governativa segua questa linea. Per un rilancio del paese e della Lombardia occorre puntare sul rinnovamento delle infrastrutture») e Tina Mazzoleni, coordinatrice del circolo di Ponte Nossa («Il Pd ha dimostrato serietà, e intende occuparsi dei problemi del lavoro e dei giovani, in una cornice di rigore, ma anche di sviluppo»).

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