Martedì l'autopsia di Chiarastella
Villongo chiusa in un grande dolore

Sarà l'autopsia, che potrebbe essere eseguita martedì, a stabilire con certezza le cause del decesso di Chiarastella Assolari, 45 anni, la speleosub di Villongo morta sabato pomeriggio durante un'immersione nelle grotte di Oliero, in Valstagna nel Vicentino.

Sarà l'autopsia, che potrebbe essere eseguita domani, a stabilire con certezza le cause del decesso di Chiarastella Assolari, 45 anni, la speleosub di Villongo morta sabato pomeriggio durante un'immersione nel corso di una esercitazione nel «Covol dei Veci», nelle grotte del complesso Carsico di Oliero, in Valstagna nel Vicentino.

La tragedia si è consumata a una trentina di metri di profondità nelle viscere della terra. La donna, probabilmente per un improvviso malore seguito a una crisi di panico, aveva espulso dalla bocca il suo respiratore senza poi riuscire a ricorrere a quello fornitole da suoi colleghi di immersione. Ma, per il momento, si tratta solamente di ipotesi, in attesa di avere elementi più chiari dall'esame autoptico.

Quegli istanti drammatici
Sono stati momenti drammatici quelli vissuti sabato in acqua e, nonostante i tentativi di soccorso da parte dei due esperti speleosub in immersione con Chiarastella, per la 45enne bergamasca non c'è stato nulla da fare. Vani sono risultati, infatti, i tentativi di rianimarla dopo averla riportata in superficie.

La comunità di Villongo è in lutto, unita al dolore della famiglia, al marito Francesco Bellini (conosciuto come Erik) e ai tre figli Nuara, 22 anni, Domenico, 17 anni, e Sophie di 12 anni. «Sono giornate tristissime per tutti - racconta suor Lucina Caglioni, una delle quattro suore che conducono la scuole dell'infanzia di Villongo San Filastro -. Chiara era anche una volontaria preziosa, oltre a fare parte del consiglio di amministrazione della scuola, da un decennio si occupava come geometra dei progetti di riqualificazione della nostra struttura che ospita 155 bambini. Lo ha sempre fatto gratuitamente e con indubbie capacità. Basta visitare la nostra sede. Aveva già predisposto anche un nuovo piano di ampliamento, di cui siamo alla ricerca dei fondi fondamentali».

L'impegno in parrocchia
Chiarastella, nonostante gli impegni familiari e di lavoro, frequentava con assiduità la parrocchia di San Filastro. «Ogni mattina partecipava alla Messa delle 8, leggeva la Parola di Dio ed era ritornata a fare la catechista. Il parroco don Cristoforo e io l'avevamo sentita venerdì e ci aveva comunicato che sabato non sarebbe stata presente perché aveva quest'esercitazione. Ci aveva lasciato dicendoci: "Ci vediamo lunedì per la pratica in sospeso da definire per la materna".

E domenica, prossima con i suoi bambini di prima elementare, avrebbe dovuto animare la Messa delle 10,30».

Indagini sulle strumentazioni
Chiara era giunta nel complesso carsico del Vicentino per un'esercitazione pianificata dalla Federazione subacquea internazionale, che avrebbe dovuto farle conseguire un brevetto superiore. Ad accompagnarla nell'immersione c'era Luigi Casati, 48 anni, considerato uno dei più formati e competenti speleosub italiani. Gli inquirenti dovranno peraltro effettuare tutti i controlli per confermare la funzionalità delle strumentazioni utilizzate dalla donna, che non era certo una neofita.

La salma è stata composta nella camera mortuaria dell'ospedale civile di San Bassiano di Bassano del Grappa, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Per Villongo, quella di ieri è stata una domenica di lutto. Chiuso l'hotel «Piccolo Principe» di via Sora, dato in gestione ma costruito di recente dalla famiglia Bellini. Sulla porta la scritta: «Chiuso per il lutto che ha colpito la famiglia Bellini».

Per il momento, non è possibile conoscere la data del ritorno della salma di Chiara nella sua abitazione di via Solarolo e nemmeno la data dei funerali.

Luca Cuni

© RIPRODUZIONE RISERVATA