«Stop ai camion a Montello»
Gli autisti sono sul piede di guerra

Da una parte la Provincia e le associazioni degli autotrasportatori rappresentate da «Imprese e territorio», dall'altra il Comune di Montello, al centro la rivoluzione del traffico dopo l'apertura della variante Albano-Trescore alla statale 42.

Da una parte la Provincia e le associazioni degli autotrasportatori rappresentate da «Imprese e territorio», dall'altra il Comune di Montello, al centro la rivoluzione del traffico dopo l'apertura della variante Albano-Trescore alla statale 42 e della provinciale 91 bis Calepina tra Costa di Mezzate e Chiuduno.

L'ultima puntata della conferenza dei servizi che si è tenuta in Via Tasso, s'è chiusa con una quasi unanimità a vietare il passaggio dei mezzi pesanti sul tratto di Gorlago e Montello della provinciale 89.

Nessun accordo, invece, sulla proposta del Comune di Montello di estendere il divieto anche a via Papa Giovanni XXIII, il tratto della vecchia provinciale 91 che passa in paese. Nessun accordo, anzi. L'amministrazione guidata da Paolo Marchesi non ha intenzione di far marcia indietro: il tratto urbano della vecchia Calepina è di sua competenza, quindi può decidere in autonomia se vietare o no il transito ai camion.

Dall'altra parte gli autotrasportatori (e la Provincia): «La proposta di bloccare ai mezzi pesanti l'ex 91 a Montello – spiega Doriano Bendotti, segretario della Federazione italiana autotrasportatori di Bergamo –, indirizzandoli verso il rondò del Cassinone per imboccare poi la variante alla statale 42, è da rigettare totalmente: la situazione viabilistica del Cassinone, già fortemente congestionata, verrebbe ulteriormente aggravata».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 29 gennaio

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