Il Patronato ricorda don Bepo
Ordinato sacerdote 100 anni fa

Quando don Bepo Vavassori morì, il 5 febbraio 1975, per la città fu un trauma, un dolore profondo. Martedì, trentotto anni dopo, Bergamo ricorda il suo prete, come ogni anno con una messa alle 18 nel Patronato S. Vincenzo. E con una mostra.

Quando don Bepo Vavassori morì, il 5 febbraio 1975, per la città fu un trauma, un dolore profondo. Al funerale parteciparono decine di migliaia di persone: il corteo partiva dalla chiesa delle Grazie, arrivava fino a via Bonomelli e occupava tutta la sede stradale.

Martedì, trentotto anni dopo, Bergamo ricorda il suo prete, come ogni anno con una messa alle 18 nel Patronato S. Vincenzo che gli ex allievi vorrebbero ribattezzare «Patronato don Bepo Vavassori». Dopo la messa in via Gavazzeni è prevista la cena degli ex allievi.

L'anniversario di quest'anno è sentito in maniera particolare perché si pone appena dopo il centenario dell'ordinazione: don Bepo Vavassori venne consacrato sacerdote il 25 luglio del 1912 dal vescovo Giacomo Radini Tedeschi assistito dal suo segretario, il giovane don Angelo Roncalli, di sette anni più vecchio di don Bepo.

In questi giorni è in corso una mostra sull'Eucaristia; si tratta di trentasei pannelli, soprattutto di immagini artistiche, che esplorano il grande mistero; nella mostra organizzata per il centesimo anniversario dell'ordinazione di don Bepo Vavassori appaiono anche diverse fotografie di San Giovanni Bosco. La mostra è aperta tutti i giorni fino al 6 febbraio, dalle 8.30 alle 22 nella sala Papa Giovanni, in via Gavazzeni.

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