La storia: un anno accanto al figlio
Ogni giorno fra la vita e la morte

Cinque anni fa, quando è venuto al mondo, Vincenzo pesava 460 grammi. Stava nel palmo della mano, il suo orecchio era grande quanto mezza unghia del mignolo di suo padre. Le probabilità di vita per Vincenzo erano ridotte al lumicino.

Cinque anni fa, quando è venuto al mondo, Vincenzo pesava 460 grammi. Stava nel palmo della mano, il suo orecchio era grande quanto mezza unghia del mignolo di suo padre. Le probabilità di vita per Vincenzo erano ridotte al lumicino.

Racconta la madre, Anna Seneca di Almenno San Bartolomeo: «Vincenzo è nato dopo cinque mesi di gravidanza, alla ventiseiesima settimana, i polmoni non erano ancora formati, neppure il derma, era un esserino trasparente... Con Giulio, mio marito, abbiamo lottato per quindici mesi. Per quindici mesi siamo rimasti in ospedale, nel reparto di patologia neonatale, e ogni giorno poteva essere l'ultimo giorno. Non ci siamo mai arresi, abbiamo convissuto con la sofferenza, con la "malattia" costituita dalla nascita fortemente prematura. E io vorrei dire proprio questo alle persone che soffrono, alle persone malate, alla gente che deve affrontare problemi che sembrano insormontabili: non bisogna mai arrendersi. In questa lotta per salvare Vincenzo abbiamo avuto una grande alleata in Giovanna Mangili che oggi è primario della Patologia neonatale. Anche nei momenti più difficili, anche nei momenti in cui sembrava che per Vincenzo non ci fosse più nessuna speranza, le parole della dottoressa erano in qualche modo rassicuranti, riuscivano a lasciare intravedere una possibilità, una positività». Adesso Vincenzo sta bene: quest'anno frequenta la scuola materna.

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