Trasloco dell'Accademia, Pirovano
«Beh, io non mi strappo le vesti»

Se il Comune di Bergamo è pronto a marciare su Roma per fare in modo che l'Accademia della Gdf resti a Bergamo, il presidente della Provincia è molto più freddo sul possibile trasloco dei finanzieri. «Beh, io non mi strappo le vesti», dice.

Se il Comune di Bergamo è pronto a marciare su Roma per fare in modo che l'Accademia della Gdf resti a Bergamo (leggi tutto nell'articolo allegato), il presidente della Provincia è molto più freddo sul possibile trasloco dei finanzieri.

«Rischiamo di perdere l'Accademia? Beh, io non mi strappo le vesti, non riesco a capire perché sia così prioritario averla in città». La possibile dipartita dei cadetti in direzione della Capitale non lo preoccupa, per nulla.

«Capisco che l'Accademia possa dare lustro a Bergamo, che possa portare un indotto, ma credo che in questo momento siano altri i problemi. La città, le istituzioni, dovrebbero preoccuparsi di rilanciare il commercio, il lavoro, di riuscire a pagare le imprese. Dovremmo fare un partito trasversale del Nord e andare a battere cassa in Europa, visto che a Roma è inutile...».

E Pirovano guarda oltre. «Io faccio il presidente della Provincia, non credo che decidere il futuro dell'Accademia sia una mia competenza». Una precisazione che suona anche come una risposta all'ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni che ha sollecitato «un intervento da parte dell'amministrazione comunale e provinciale». Sulla questione Pirovano non ha nessuna intenzione di fare le barricate.

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