Il 15 febbraio passa l'asteroide
Per vederlo basta un binocolo

Asteroidi, meteoriti, profezie Maya. Anche il 2013 non sembra avaro di sorprese che piovono dal cielo e preannunciano possibili catastrofie. Un passaggio memorabile, quello dell'asteroide 2012 DA14, previsto per il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana.

Asteroidi, meteoriti, profezie Maya. Anche il 2013 non sembra avaro di sorprese che piovono dal cielo e preannunciano possibili catastrofie. Un passaggio memorabile, quello dell'asteroide 2012 DA14, previsto per il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana, perchè abbastanza vicino alla Terra, tanto da essere visibile con binocoli e piccoli telescopi.

Del diametro di circa 40 metri, l'asteroide, raggiungerà la minima distanza dalla Terra la sera del 15 febbraio. "L'oggetto - osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope - durante il massimo avvicinamento, passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta". "Si tratta di un passaggio quasi epocale perchè è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, circa un decimo della distanza lunare, basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat sono più lontani, si trovano a 36.000 chilometri di distanza". Sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perchè l'oggetto, prosegue Masi, "si vedrà benissimo dall'Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti di 60 millimetri di diametro".

L'asteroide, passando molto vicino, sarà visibile in regioni diverse del cielo a seconda dei luoghi di osservazione: per esempio osservandolo da Roma, sottolinea Masi, l'asteroide la sera del 15 febbraio sorgerà a est e si dirigerà verso la stella polare. Il Virtual Telescope trasmetterà l'osservazione in diretta, grazie alla sua rete di telescopi da remoto, a partire dalle ore 23.

Secondo taluni esperti, il passaggio dell'asteroide non creerà particolari problemi, ma c'è chi dice che potrebbe entrare nelle orbite dei pianeti dove sono presenti numerosi satelliti: l'impatto non si potrebbe escludere.

Al momento la minaccia più incombente è rappresentata da Apophis, che ha una massa di 30 milioni di tonnellate e che se dovesse incontrare un "buco della serratura gravitazionale" potrebbe liberare un'energia pari a 40 mila volte quella della bomba di Hiroshima. I due passaggi clou avverranno il 13 aprile del 2029 e il 13 aprile del 2036.

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