Amianto, la bonifica va avanti
Ma le discariche non ci sono

L'obiettivo fissato dalla legge è eliminare l'amianto presente sul territorio regionale entro fine 2015. E la bonifica, in effetti, è in corso. Ma dove va a finire? Non in Lombardia: oggi non ci sono discariche aperte per lo smaltimento.

L'obiettivo fissato dalla legge è eliminare l'amianto presente sul territorio regionale entro fine 2015. E la bonifica, in effetti, è in corso. Ma dove va a finire, una volta tolto dai tetti, dai pollai e dai capannoni? Di certo, al momento, non in Lombardia: nella nostra Regione, infatti, oggi non ci sono discariche aperte per lo smaltimento, ma solo impianti di stoccaggio temporaneo.

Dopo la chiusura, a fine 2010, di quella di Cavriana, nel Mantovano, che era ormai satura, la situazione langue. I tre impianti autorizzati dal Pirellone sono tutti sotto sequestro: quelli di Montichiari (Ecoeternit) e Brescia (Profacta) sono fermi in attesa del pronunciamento dell'autorità giudiziaria su presunte irregolarità nelle procedure di smaltimento.

E poi ci sarebbe Cappella Cantone, nel Cremonese, autorizzata dalla Regione ma poi finita nel ciclone dell'inchiesta per corruzione che vede coinvolto anche l'imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli.

Ci sono poi altri progetti di discariche allo studio, che stanno attraversando il necessario iter di valutazione al Pirellone. Limitandoci alla Bergamasca, partito da poco è quello per la cava Santa Barbara a Sedrina, mentre a Treviglio ha avuto l'ok sulla compatibilità ambientale il progetto per la cava Vailata, su cui ora è in corso la procedura per l'Aia (autorizzazione integrata ambientale). Su questo sito si sono scatenati i ricorsi dei Comuni di Treviglio, Casirate e Calvenzano, fortemente contrari.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 6 febbraio

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