Largo Barozzi, patrimonio da valorizzare
Pesenti (Lega) incontra gli architetti

Recupero delle aree dismesse e riqualificazione del patrimonio esistente in largo Barozzi. Vanessa Pesenti, candidata nella lista civica Maroni Presidente, è tornata, insieme agli architetti di Bergamo, ad esaminare i punti fondamentali del settore.

Recupero delle aree dismesse e riqualificazione del patrimonio esistente con uno sguardo particolare a ciò che può offrire la città di Bergamo, a partire da Largo Barozzi. Vanessa Pesenti, candidata nella lista civica Maroni Presidente, è tornata, insieme agli architetti di Bergamo, ad esaminare i punti fondamentali del settore e confrontarli con il programma di Roberto Maroni.

All'incontro hanno preso parte il Presidente dell'Ordine degli Architetti di Bergamo, Francesco Valesini, e alcuni consiglieri: gli architetti hanno consegnato a Pesenti il Manifesto lombardo a sostegno del lavoro professionale per la salvaguardia del territorio, documento regionale in cui si sottolinea la necessità di ripensare la ricerca architettonica alla luce degli attuali cambiamenti in corso, dalla crisi del comparto edilizio alla ricerca di costruzioni più sostenibili.

Proprio in questa direzione si colloca la riflessione su Largo Barozzi, affrontata nell'incontro: «È necessario intervenire immediatamente con incentivi di defiscalizzazione nelle aree che necessitano di essere ripensate – ha detto Pesenti dopo il colloquio con gli architetti –; abbiamo sotto gli occhi l'esempio più lampante: l'area dei Riuniti deve essere riesaminata e deve trovare un nuovo progetto che non la lasci abbandonata a se stessa. Con una politica incentivante, come quella proposta da Maroni, sarebbe più semplice portare avanti un nuovo progetto».

Nel confronto con la candidata, gli architetti hanno presentato le misure e gli obiettivi contenuti nel manifesto e hanno chiesto che le loro istanze vengano recepite dai futuri consiglieri regionali. Tra i punti principali figurano una maggior sicurezza del territorio anche nel caso di eventi meteorologici non eccezionali, adeguamento del patrimonio edilizio, un minor consumo di suolo, oltre alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio di infrastrutture esistenti; la realizzazione di interventi di edilizia sociale, attivazione di nuove risorse economiche per gli interventi, semplificazione delle procedure amministrative.

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