Divisioni su rotte e ambiente?
Il sindaco Saita: così non si vola alto

La questione dell'aeroporto di Orio al Serio e del suo impatto ambientale sul territorio è un tema scottante, oggetto di discussioni e tavoli di lavoro da anni. Il sindaco Silvana Saita scende in campo: con le divergenze non si arriva da nessuna parte.

La questione dell'aeroporto di Orio al Serio e del suo impatto ambientale sul territorio è un tema scottante, oggetto di discussioni e tavoli di lavoro da anni. Il sindaco Silvana Saita scende in campo: «Sentire sollevare polemiche e divergenze all'interno dello stesso Comitato aeroportuale di Bergamo è uno sconforto - commenta le recenti tensioni -. Se si segue la linea campanilistica poco si ottiene. Colognola si lamenta della nuova rotta Sud- Ovest prossima all'autostrada A4, ma dall'ultimo incontro dei sindaci di Azzano San Paolo, Bergamo, Bagnatica, Brusaporto, Costa di Mezzate, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate risulta la meno invasiva per impatto acustico e ambientale. Non voglio minimizzare. Anzi. Ma mi chiedo che senso abbia dividersi su un tema che sta a cuore a tutti».

«Inoltre ricordo che c'è chi sta peggio - sottolinea la Saita -. E a parlare sono i dati: pProprio secondo il bollettino di dicembre 2012, stilato da Sacbo nell'ambito delle attività di riorganizzazione del Sistema di monitoraggio del Rumore Aeroportuale, gli abitanti della mia zona del Cassinone sono i più penalizzati – continua -. Il valore medio mensile per Seriate è difatti del 65,9 dB(A) mentre per le zone di Bergamo varia dal 54,1 dB(A) di via Canovine ai 60,8 dB(A) di via Quasimodo. Mi fermo con i confronti, preferendo focalizzare l'attenzione su temi caldi, su cui battagliamo da tempo: abbassamento delle linee isofoniche, il cui aggiornamento è all'ordine del giorno dell'incontro della commissione aeroportuale, in programma fra un mese; riduzione dei voli notturni, sino all'eliminazione; opere di mitigazione ambientale delle abitazioni».

E il sindaco di Seriate chiude con un appello: «Mi preme il mantenimento dei posti di lavoro, ma cerco un giusto equilibrio tra l'aeroporto, che purtroppo sembra lanciato verso sviluppi di portata europea, il che ci preoccupa molto, e la vivibilità dell'insediamento urbano dei miei cittadini del Cassinone e di tutti gli altri che subiscono inquinamento acustico ed atmosferico. Non vogliamo fermare lo sviluppo, ma che sia sostenibile».

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