È in arrivo il «guru del verde»
Peter Fink aiuterà la Malpensata

Peter Fink, noto paesaggista britannico, tornerà in Italia. Motivo: offrire il proprio contributo alla progettazione del nuovo parco della Malpensata, oggetto di uno workshop estivo cui l'architetto inglese aveva preso parte.

Con i suoi occhialoni rossi, è uno dei guru dell'architettura verde. Uno a cui non piace evidentemente lasciare i lavori a metà. Così, dopo aver partecipato al workshop organizzato lo scorso settembre nell'ambito della rassegna «I maestri del paesaggio» da Arketipos, Peter Fink, questo il nome del noto paesaggista britannico, tornerà in Italia. Motivo: offrire il proprio contributo alla progettazione del nuovo parco della Malpensata, oggetto dello stesso workshop estivo.

Progettazione partecipata
Un caso particolarmente delicato, dove il tema architettonico si intreccia con molti aspetti di carattere sociale che quanti vivono nel quartiere conoscono bene. Da qui l'approccio innovativo: «Abbiamo puntato su una progettazione partecipata ? spiega l'assessore al Verde Massimo Bandera ? in modo da coinvolgere tutti gli attori in gioco e trovare la soluzione che meglio si adatta al delicato contesto». Seduti attorno allo stesso tavolo ? che si è già riunito in due occasioni ?, ecco quindi i rappresentanti del Comitato di quartiere, quelli dei commercianti e quelli del Nuovo albergo popolare, ma anche la Circoscrizione, la parrocchia e il Patronato San Vincenzo. E se dal punto di vista strettamente progettuale, l'incarico resta nelle mani dei tecnici di Palafrizzoni, questo processo ? affidato allo studio Gpt e in particolare a Lucia Nusiner, che si avvarrà anche della collaborazione del professor Fabio Dovigo dell'Università di Bergamo ? servirà a mettere a fuoco i contenuti e le priorità: «Il contributo di Fink ? spiega la stessa Nusiner ? andrà in questa direzione. Dopo l'esperienza dello scorso settembre, l'abbiamo contattato per una consulenza che si concretizzerà nella partecipazione a tre degli incontri programmati per il tavolo di lavoro: il primo intervento è previsto il 4 marzo».

«Un parco vissuto e sicuro»
Nel frattempo, su un binario parallelo, si muoveranno i tecnici di Palafrizzoni. Perché, a dire il vero, un progetto esecutivo era già stato approvato nei mesi scorsi e finanziato con 500 mila euro. Una previsione impostata attorno a un percorso circolare e dove trovava spazio anche una struttura-bar dotata di un pergolato verde, ma soprattutto la nuova piazza realizzata ai margini dell'area verde stessa, al fine di traferirvi le 27 bancarelle degli ambulanti che oggi vengono allestite all'interno del parco.

«Sono ipotesi di massima - aggiunge lo stesso Bandera - da integrare e conciliare con le proposte che emergeranno grazie alla progettazione partecipata: l'obiettivo è arrivare a un parco vissuto e sicuro. Per questo la partecipazione non dovrà esaurirsi nella sola fase ideativa, ma concretizzarsi anche in un'ipotesti di gestione in grado di coinvolgere le stesse realtà e associazioni del quartiere». Oltre al mezzo milione di euro già stanziato, in arrivo ci sono altri 300 mila euro destinati al parco grazie a un secondo lotto. Se tutto andrà per il verso giusto, il progetto definitivo verrà approvato entro giugno, mentre i lavori partiranno nei mesi seguenti. In programma, a settembre, c'è una nuova edizione dei Maestri del paesaggio. E questa volta il workshop potrebbe essere dedicato al parco nella sua nuova veste.

Emanuele Falchetti

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