Casini fa tappa anche a Bergamo
«Governo? Non saremo la stampella»

Il segretario dell'Udc, Pierferdinando Casini, dopo l'Emilia ha fatto tappa mercoledì pomeriggio anche a Bergamo per la campagna elettorale. Al Centro Congressi di viale Papa Giovanni ha incontrato la stampa e tutti i candidati bergamaschi.

Il segretario dell'Udc, Pierferdinando Casini, dopo l'Emilia ha fatto tappa mercoledì pomeriggio anche a Bergamo per la campagna elettorale. Al Centro Congressi di viale Papa Giovanni ha incontrato la stampa e tutti i candidati bergamaschi.

«Io mi auguro - ha detto - che la prossima legislatura non sia breve, però non dipende solo da noi perchè non si può snaturare la propria identità per concorrere alla governabilità, non si può fare un Governo di cui non si è convinti solo perchè sennò si va ad elezioni anticipate. Noi speriamo che la prossima legislatura sia stabile, faremo il possibile con senso responsabilità ma non siamo la stampella di nessuno nè delle crocerossine».

Tra gli accordi non c'è Casini presidente del Senato? «No assolutamente, non c'è alcun accordo di questo tipo che riguarda me o altri. Io ho una grande passione per la politica, che mantengo inalterata a distanza di tanti anni. Le cariche mi interessano relativamente, ho avuto già modo nella mia vita di sfogare le mie pulsioni da questo punto di vista, per cui mi interessa fare qualcosa di utile se c'è lo spazio, sennò è molto utile anche stare all'opposizione».

E Bersani? «Bersani è una persona seria che cerca di dare un contributo di rinnovamento della sinistra, ma per quanto riguarda Vendola l'incompatibilità con noi è nelle sue stesse parole. Si è detto pronto - ha detto Casini a proposito delle parole di Vendola - a cambiare la riforma della Previdenza, è contrario alla Tav che il Governo italiano ha rinegoziato con quello francese di Hollande, è contro le liberalizzazioni, è per il mantenimento dell'articolo 18 e dunque, di che cosa stiamo parlando? Se quella è la sua idea non c'è alcuna possibilità di conciliarla con l'idea nostra e di Monti di un Governo per le riforme».

Il voto disgiunto. «Non siamo d'accordo con l'ipotesi di un voto disgiunto in Lombardia perchè non siamo convinti che potrebbe danneggiare Maroni, il candidato del centrodestra. L'unica scelta coerente resta quella di votare Albertini. È un gravissimo errore seguire l'appello al voto utile, chi lo fa lo ritiene utile per sè».

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