Il parcheggio di via Baioni
C'è il via libera, dopo 23 anni

La bozza di convenzione è quasi pronta. E dopo 23 anni è già un bel risultato. Tanti ne sono passati da quando si è cominciato a parlare del parcheggio di via Baioni. L'ultima bozza prevede un totale di 300 parcheggi aperti al pubblico. Commenta sul blog de L'EcoLab

La bozza di convenzione è quasi pronta. E dopo 23 anni di tira e molla è già un bel risultato. Tanti ne sono passati infatti da quando si è cominciato a parlare del parcheggio di via Baioni e, nel ricordarlo, dall'altro capo del telefono, Roberto Migliavacca, sembra quasi sorriderne.

«Cos'altro dovrei fare dopo tutto questo tempo?», dice con un pizzico d'ironia. Il piano che prende il nome dal vecchio colorificio di famiglia oggi trasferitosi a Colognola, l'ex Migliavacca appunto, è diventato una specie di tormentone non solo per lui, ma per la città intera e adesso che la situazione si sta per sbloccare in tanti incrociano le dita. I contenuti sono noti: da un lato la riconversione, che dovrebbe essere affidata all'impresa Guatterini, del vecchio stabilimento in residenziale con conseguente riqualificazione del complesso ai piedi delle Mura, dall'altro standard e oneri per circa 3 milioni di euro più il convenzionamento con il Comune del 10 per cento degli alloggi stessi. Il che dovrebbe tradursi, innanzitutto, nella realizzazione della famosa area di sosta a servizio della futura risalita:

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«Sulla carta – ribadisce Migliavacca – dovrebbe essere questa la prima opera a partire in collaborazione con Sportpiù con i quali abbiamo provveduto a scambiarci le aree sulle quali insisterà il parcheggio».
Dopo svariate versioni, l'ultima prevede la realizzazione a raso per un totale di 300 parcheggi aperti al pubblico, più altri 140 circa a servizio della palestra, ma a disposizione di tutti nei giorni festivi. Il resto – e cioè il recupero della parte industriale – dovrebbe partire successivamente (comunque entro il 2013), magari suddividendo l'intervento per lotti vista la dimensione dell'intervento.

La Greenway
Parte degli oneri dovrebbero, inoltre, servire a finanziare quel completamento della Greenway, la pista ciclopedonale sul Morla, nel tratto compreso tra via Baioni, dove arriva attualmente, e l'Accademia Carrara: 571 metri in più oggetto di uno studio di fattibilità approdato sul tavolo della Giunta proprio nelle scorse settimane. «Dopo tanti sforzi e tanta attesa – commenta l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta – ci auguriamo che l'operazione vada in porto. Ci sono tutte le premesse perché la convenzione venga firmata a breve».

La risalita
E la risalita? Per quella, purtroppo, qualche «problemino» in più c'è: attualmente, il progetto è al vaglio della Sovrintendenza, ma anche se il nulla osta dovesse arrivare in tempi celeri, di sicuro non sarà un'opera che vedrà il suo avvio entro l'attuale mandato amministrativo: di soldi – il primo cittadino Franco Tentorio l'ha ribadito in più occasioni – non ce ne sono. E l'investimento è di quelli tosti: 5 milioni di euro. Dopo la bocciatura dell'ormai nota «torre d'assalto», si è puntato, infatti, sulle professionalità di Palafrizzoni. Il risultato è uno studio, pronto già sul finire del 2010, che, oltre all'impianto all'interno delle Mura, prevede un nuovo percorso pedonale, da realizzare in concomitanza con il parcheggio e destinato a innestarsi sul tracciato esistente all'altezza del ponte sul Morla.

Da qui si punterà dritto verso le fortificazioni con una trentina di metri in trincea e un tunnel leggermente più lungo; all'arrivo verranno installati i due ascensori più una scala di servizio che consentirà di superare i 27 metri di dislivello. Sul baluardo del Pallone, infine, un piazzale dove, oltre al blocco ascensori, dovrebbe trovare spazio un piccolo bar. Un'infrastruttura decisamente articolata. Considerando i 23 anni di attesa per il parcheggio, difficile fare previsioni sui tempi. Commenta sul blog de L'EcoLab

Emanuele Falchetti

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