Presolana, sconti da capogiro
Una villa? Prezzi giù del 30%

Il prezzo? Lo fa chi compra. Quando compra. Lo ammettono, gli immobiliaristi della valle. E raccontano: il crollo delle compravendite, la burocrazia, la mancanza di liquidità e di credito, nonostante ditte ben capitalizzate. E di compratori stranieri neanche l'ombra.

Il prezzo? Lo fa chi compra. Quando compra. Lo ammettono, gli immobiliaristi, ora che la crisi fa arrossire meno. E allora raccontano: il crollo delle compravendite, la burocrazia, la mancanza di liquidità e di credito, nonostante ditte ben capitalizzate.

Mentre aspettano le grandi riforme (e di conoscere il destino dell'Imu) cominciano dalle piccole rivoluzioni private: tagliano i costi, diversificano l'offerta e puntano su aperture da stakanovisti.

Fanno da soli, gli immobiliaristi della Presolana, perché sanno che lo sguardo dei «paperoni» russi si posa altrove: «Gli stranieri sono attirati dal lago – spiega Alfredo Pezzoli dell'Edilpad di Songavazzo – o dalle località montane più esclusive». Ci sono le ville al Passo della Presolana e a Lantana con il caratteristico sasso lasciato grezzo, ma i compratori stranieri, nonostante gli sforzi dei venditori italiani, sembrano poco interessati: sono residenze storiche, mica antiche.

Una delle prime fu quella costruita nel 1899 dal senatore Giovanni Silvestri, che per la sua dimora goticheggiante scelse Emilio Alemagna (già progettista della vecchia stazione centrale di Milano). Sono i segni della prima villeggiatura, oggi per benestanti un po' nostalgici, ma poco appetibili dal nababbo di turno.

Per questo i proprietari scontano anche quei gioielli e una villa che supera i 700 mila euro può arrivare a costarne 500 mila, senza grande sforzo del compratore. Ma di rubli proprio non se ne vedono. Meglio tenersi la propria clientela, che da qualche anno è tornata a frequentare assiduamente le seconde case della zona, tutte aperte nelle ultime vacanze natalizie.

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