Meno business e più turismo
Volano i b&b, giù gli alberghi

La Bergamo del turismo ha un'aria più vacanziera, perde qualche cliente business ma guadagna in turisti alla ricerca della Dolce vita. È in questa chiave che si spiegherebbero i dati sull'andamento delle strutture ricettive cittadine.

La Bergamo del turismo ha un'aria più vacanziera, perde qualche cliente business ma guadagna in turisti alla ricerca della Dolce vita. È in questa chiave che si spiegherebbero i dati sull'andamento delle strutture ricettive cittadine raccolti nel corso del 2012 dall'Osservatorio sul turismo della provincia di Bergamo.

In un confronto con l'anno passato c'è un sorpasso delle strutture extralberghiere (tra cui bed & breakfast, case ed appartamenti per vacanze, affittacamere, ostelli) sulle strutture alberghiere.

Un aumento di 20mila presenze per la categoria della famiglia dei b&b e 20mila in meno per gli alberghi, comparto storico a Bergamo. In termini di presenze (il numero delle notti trascorse dai turisti in città) nel 2011 il settore alberghiero aveva potuto contare su 309mila presenze, mentre nel 2012 si è scesi a 287mila.

Il 2012 è stato al contrario un crescendo per l'extralberghiero con 165mila presenze rispetto alle 148mila del 2011. «C'è stato un evidente spostamento sulla città dal turismo alberghiero a quello extralberghiero – commenta dati alla mano Giorgio Bonassoli, assessore alle Attività produttive, Turismo, Attività giovanili e Politiche montane della provincia di Bergamo -. Ora il dato tra i due comparti è di totale parità. I fattori possono essere molteplici, dalla crisi economica al calo del turismo business e alla crescita di un turismo di vacanza».

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