Ora Bergamo inverte la rotta
Dopo cinque anni perde abitanti

Dopo cinque anni Bergamo inverte la rotta e perde abitanti. Numeri tutto sommato contenuti, 179 abitanti in meno, ma quanto basta a far cambiare direzione al trend che si registrava dal 2008. Commenta sul blog de L'EcoLab

Dopo quattro anni Bergamo inverte la rotta e perde abitanti. Numeri tutto sommato contenuti, 179 abitanti in meno, ma quanto basta a far cambiare direzione al trend che si registrava dal 2008. Eccoli i numeri: i residenti al 31 dicembre 2012 sono risultati 121.137, 179 in meno quindi rispetto all'anno prima, fermo a 121.316. La città resta comunque sopra quota 121.000, soglia raggiunta nel 2011, dopo trent'anni (più o meno) che non succedeva. Attestandosi più o meno sulla stessa cifra del lontano 1965.

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Cambio di rotta
I dati sono contenuti nell'Annuario delle statistiche demografiche 2013 che annualmente vengono licenziate da Palazzo Frizzoni. Un malloppo di numeri e grafici che danno la fotografia della città che cambia e si modifica sotto i colpi delle dinamiche sociali ed economiche. I numeri danno il quadro d'insieme di una città popolosa, sempre più anziana e con una presenza di cittadini stranieri che resta importante (sono 20.042 e rappresentano il 16,5% della popolazione), nonostante la crisi stia mettendo un freno ai ricongiungimenti familiari e all'arrivo di nuovi stranieri. Dettaglio non da poco, l'incremento degli stranieri è stato infatti il vero fattore di crescita e di trascinamento della popolazione cittadina in questo ultimo decennio. E se sulle cifre complessive della città c'è l'apporto imprescindibile dei nuovi cittadini stranieri, l'inversione di rotta – registrata al 31 dicembre 2012 – nella crescita della popolazione, si può spiegare con la tendenza sempre più marcata delle neo famiglie, le giovani coppie, ovvero le classi produttive della città, ad andarsene verso l'hinterland, letteralmente esploso negli ultimi dieci anni. Complici i prezzi troppo elevati del mattone in città e per contro un'edilizia di qualità e a buon mercato immediatamente nei paesi della cintura. Tornando al dato complessivo, Bergamo resta lontana dal suo tetto massimo: i 129.117 abitanti del 1975. Da allora è iniziata una lenta emorragia. Dieci anni dopo, nel 1985, la città era sotto i 120.000 abitanti, soglia riconquistata solo di recente, nel 2010: 120.694 e un incremento di 12,2 ogni 1.000 abitanti. Dato, quest'ultimo, che si è dimezzato nel 2011 (5,2) e l'anno scorso ha messo il segno meno: -1,5 unità.

Famiglie a quota 58.369
Soffermandoci sulle statistiche dell'anno scorso, su 121.137 abitanti, 56.717 sono maschi, 64.420 femmine. Curiosità: la fascia d'età più «popolata» è quella tra i 45-49 anni con 4.855 uomini e 5.241 donne; seguita da quella successiva, tra i 50-54 anni, con 3.506 uomini e 3.920 donne. Le famiglie sono in tutto 58.369. Per quanto riguarda la composizione dei nuclei si conferma una tendenza ormai consolidata negli anni: il 45,3% (26.441) ha un solo componente. Dato conseguenza della forte incidenza della popolazione anziana, soprattutto della sua componente femminile che, come noto, è molto più longeva e quindi numerosa di quella maschile. Tornando alla composizione dei nuclei familiari, la coppia è al secondo posto (25,3%, pari a 14.755), seguita dal nucleo composto da tre componenti (8.615, ma con un calo di 17,9 unità ogni mille abitanti). Anche la famiglia tipo – padre, madre e due figli – registra un crollo di 9,6 unità ogni mille abitanti ed è a quota 6.270 nuclei, il 10,7% del totale. Da segnalare poi i nuclei con cinque componenti (1.660) e quelli oltre i cinque, 628 in tutto, con un incremento di 64,4 unità ogni mille abitanti.

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Città sempre più anziana
Una città sempre più anziana e straniera, dicevamo. Negli ultimi dodici anni gli anziani sono sempre aumentati. L'anno scorso gli over 65 (indicati dalle statistiche come popolazione anziana) erano 28.738, pari al 23,7% della popolazione. Sono in costante crescita: nel 2011 erano 28.583, l'anno prima ancora 28.232. Vuol dire lo 0,2 per cento in più, pari a 351 unità. Le statistiche snocciolano anche qualche dettaglio in più su questi anziani: la stragrande maggioranza vive in famiglia (il 62,5%), il 32,9% vive solo e la quota restante in convivenza. E, spulciando il corposo dossier sulla distribuzione dei residenti per zone (addirittura via per via), risulta che la prima Circoscrizione (cioè il centro allargato) è la più numerosa con 46.233 residenti, peraltro è anche l'unica che registra una crescita annua, 8,4 abitanti in più ogni mille. Segue la seconda con 41.690 residenti e, fanalino di coda, la terza (la più piccola in valore assoluto che comprende anche Città Alta) a quota 33.214 e con incremento annuo ogni mille abitanti che segna meno 9,9 unità. Commenta sul blog de L'EcoLab

Vanessa Santinelli

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di sabato 16 febbraio

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