«Il ghiaccio cede e cade nel lago»
Endine, solo simulazione. Per ora

Finalmente, si ghiaccia. S'era già visto qualcosa nei giorni dopo la nevicata di Santa Lucia, ma poi la sottile lastra si era rapidamente liquefatta a causa delle temperature relativamente miti di gennaio e le nebbie umide dei primi di febbraio. Complice la nevicata di lunedì, che ha fatto da «freezer», dall'altra sera però il lago d'Endine è nuovamente coperto dal ghiaccio, dall'incile del Cherio in su.

Una tentazione, in barba alle ordinanze dei Comuni spesso disattese. Ma basta chiedere a chi da sempre vive nei paesi sulle rive: guai a salirci, la superficie del lago è in gran parte di colore scuro, sottilissima. 

Oggi intanto i volontari del gruppo Opsa (Operatori polivalenti soccorso in acqua) del comitato provinciale della Croce Rossa e i vigili del fuoco di Bergamo saranno in prima linea per un'esercitazione prevista nel tratto di lago antistante Monasterolo del Castello, nella zona detta «giaséra» perché è la più fredda della zona, visto che il sole d'inverno sparisce per qualche settimana.

Se la lastra che ha cominciato a coprire tutto il lago dalla serata di giovedì sarà ritenuta sufficientemente spessa, l'esercitazione si terrà a Monasterolo, altrimenti le simulazioni potrebbero spostarsi nel limitrofo laghetto di Gaiano. L'adunata vedrà in pole position una trentina di specialisti, tra vigili del fuoco e personale Opsa, con sub, conducenti di mezzi nautici e operatori di superficie.

Il programma prevede la simulazione della caduta in acqua di persone a seguito della rottura del ghiaccio e il pronto intervento dei vigili del fuoco con imbragature, corde e tutto il materiale indispensabile per mettere in atto i necessari interventi sanitari.

Un rischio, quello della spaccatura dei ghiacci sul lago di Endine, che in passato non ha mancato di sollevare pericoli non indifferenti soprattutto a causa di imprudenti passeggiate sullo strato di ghiaccio a volte sottile.