Anche dopo il summit col sindaco
Trony resta «troppo grande»

Venerdì mattina la serrata di protesta, nel pomeriggio l'incontro con il sindaco e il comandante dei vigili. Ma per i soci del negozio di elettrodomestici «Trony» di via Ghislandi non sembrano aprirsi spiragli: la superficie di vendita dovrà essere ridotta.

Venerdì mattina la serrata di protesta, nel pomeriggio l'incontro con il sindaco di Bergamo e il comandante dei vigili. Ma per i soci del negozio di elettrodomestici «Trony di Mammoleggi e Maccarini Srl» di via Ghislandi non sembrano aprirsi spiragli: la superficie di vendita è troppo ampia e dovrà essere ridotta.

Il che, considerata la congiuntura economica, certo non potrà favorire gli affari. La polizia locale aveva contestato al negozio Trony di avere una licenza per la vendita di elettrodomestici su una superficie complessiva pari a 400 metri quadrati, a fronte di 950 metri quadrati effettivi di negozio, compresa la parte che è dedicata all'esposizione.

«L'incontro? È andato molto male - ha spiegato Paolo Maccarini all'uscita da Palazzo Frizzoni, dove il sindaco ha chiesto che intervenissero anche i tecnici del Comune -: sembra che la superficie di vendita sia imposta dal Pgt e che noi dovremo sbarrare la zona dell'esposizione-magazzino. Non sappiamo ancora con certezza se basteranno delle catene o dovremo letteralmente tirare su un muro. Considerato il periodo di crisi, queste spese non arrivano certo nel momento migliore».

E le due sanzioni da 5.000 euro? «L'unica strada che ci è stata prospettata è quella di presentare ricorso, almeno per ridurre l'importo», dicono sconcertati dal negozio Trony, domandandosi il perché di questo accanimento e sottolineando che, probabilmente, molte altre realtà di vendita non sono in regola con le normative.

Il blitz dal Trony di via Ghislandi, ha spiegato il sindaco ai titolari, sarebbe semplicemente il frutto di una ispezione casuale effettuata dai vigili, che hanno misurato la superficie del negozio. «Non capiamo perché - dicono da Trony - nessuno ci ha mai detto niente per 12 anni (il negozio è aperto dal Duemila) e adesso ci fanno piombare addosso un salasso da 10 mila euro oltre all'obbligo di dover ridurre l'area di vendita».

Nel tardo pomeriggio sulla vicenda il Comune ha diffuso un comunicato nel quale conferma che «il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha ricevuto con il comandante della polizia locale, Virgilio Appiani, la vicecomandante Monica Pezzella e la funzionaria dell'ufficio attività produttive, Lorella Vavassori, i signori Maccarini, titolari del negozio Trony di via Ghislandi».

«I funzionari dell'amministrazione comunale - spiegano da Palazzo Frizzoni - hanno dettagliatamente illustrato le irregolarità esistenti in relazione ai regolamenti commerciali».

Ma la vicenda non è ancora conclusa, perché «l'amministrazione comunale e gli imprenditori hanno fissato un nuovo incontro per settimana prossima in modo da determinare le modalità migliori con cui regolarizzare la posizione in tempi rapidi».

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