Votanti, un calo di oltre il 5 %
A Bergamo un po' più della media

Astensionismo sì, ma meno di quanto molti avevano ipotizzato alla vigilia. L'Italia si conferma come uno dei Paesi dove la partecipazione al voto è più sentita. Ma non può passare sotto silenzio un calo degli elettori del 5-6%. Anche in Bergamasca.

Astensionismo sì, ma meno di quanto molti avevano ipotizzato (e temuto) alla vigilia di questa tornata elettorale. Il temuto crollo insomma non c'è stato, e l'Italia si conferma come uno dei Paesi dove la partecipazione al voto è più sentita. Ma non in ogni caso può passare sotto silenzio un calo degli elettori del 5-6%.

I dati definitivi dicono che nel 2013 per la Camera dei deputati in Italia si sono recati alle urne il 75,18 % degli elettori: confrontando questo dato con il precedente (80,50) emerge un calo di 5 punti e un quarto. Tradotto in numeri, significa che quasi 2 milioni e mezzo di persone questa volta non sono andate a votare.

Un dato sostanzialmente identico a quello che si registra per il Senato: quest'anno i votanti in Italia sono stati il 75,21 contro l'80,46% delle precedenti elezioni.

E la Bergamasca? In 244 Comuni su 244 si è registrata una percentuale di votanti dell'81,89%, sei punti in più rispetto alla media italiana. Ma confrontando il dato con quello delle elezioni precedenti (87,36%) si scopre che ha votato circa il 5,5% in meno degli elettori.

Un calo di affezione di pochissimo superiore a quello registrato nel Paese intero. Questi voti avrebbero cambiato il risultato finale? Quale partito o movimento ha perso di più per colpa dell'astensione? Difficile dirlo ora: quello che è certo è che i leader dovranno fare non poca fatica per riconquistare in futuro l'affetto che hanno perduto.

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