Tenta furto di rame e resta folgorato
Gravissimo, rischia braccio e gamba

Ha tentato con un complice di rubare un cavo da una cabina dell'Enel di Levate, restando folgorato da una scarica da 15 mila volt. Miracolosamente sopravvissuto, un disoccupato di 35 anni, di Montello, ora rischia di perdere il braccio sinistro e la gamba destra.

Ha tentato con un complice di rubare un cavo da una cabina dell'Enel di Levate, restando folgorato da una scarica da 15 mila volt. Miracolosamente sopravvissuto, un disoccupato di 35 anni, M. O., di Montello, ora rischia di perdere il braccio sinistro e la gamba destra: ha infatti riportato ustioni gravissime su gran parte del corpo e ora si trova ricoverato al Centro grandi ustionati del Niguarda di Milano.

La vicenda risale a lunedì mattina 25 febbraio e il 35enne ha tentato di nascondere il fatto. Messo alle strette ha ammesso il tentativo di furto. Attorno alle 10,30 di lunedì mattina i due complici avevano cercato di mettere a segno un furto di cavi in rame all'interno di un'area industriale dismessa di via Kennedy, in precedenza occupata dalla «Montello Spa». Proprio perché abbandonata, l'area non è dotata di corrente elettrica, tranne che all'interno della cabina dell'Enel, l'unico punto nel quale era tra l'altro rimasto del rame.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il trentacinquenne avrebbe sollevato le braccia per raggiungere il cavo di rame, situato a un'altezza di poco superiore alla sua: appena ha sfiorato il cavo, il suo corpo è stato attraversato dalla scarica da 15 mila volt. La corrente lo ha attraversato per poi scaricarsi nel terreno: il trentacinquenne di Montello ha perso i sensi. Il complice lo ha caricato in macchina ed è corso al Pronto soccorso del policlinico di Zingonia, dove lo ha di fatto abbandonato, per poi allontanarsi, dileguandosi. I due ore sono accusati di tentato furto.

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