Mercoledì 27 Febbraio 2013
Yara, nuove analisi sul Dna
Si analizzano anche i peli trovati
L'inchiesta sulla morte di Yara sembra dunque avvitarsi sempre più fra le eliche del dna. Ma c'è un ma. Premessa: la traccia biologica trovata sugli slip e sui leggings di Yara è forse sangue dell'assassino. Forse, perché la sua natura è stata determinata per esclusione. Stando alla ricostruzione più plausibile, l'assassino potrebbe essersi ferito a un dito con la stessa lama con cui ha ferito la vittima.
Trattandosi di un accertamento irripetibile, potrà essere della partita anche la parte offesa, cioè la famiglia Gambirasio, tramite il proprio consulente di parte, il genetista forense Giorgio Portera, ex tenente dei Ris di Parma. Ma sono due gli accertamenti disposti nei giorni scorsi dal pm Ruggeri. A sorpresa, infatti, il magistrato ha dato ordine di procedere anche alle analisi di centinaia di minuscole tracce (peli e cellule epiteliali) trovate sulla vittima. Tracce fino a questo momento lasciate in disparte, perché ritenute secondarie: è probabile infatti che si tratti, nella maggior parte dei casi, di cellule della stessa vittima o di animali, perciò gli inquirenti avevano preferito concentrare gli sforzi sulle ricerche del dna compatibile con «ignoto 1». Ma a questo punto dell'inchiesta nulla può essere più tralasciato e perciò anche queste analisi verranno svolte.
Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 27 febbraio
fa.tinaglia
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