«È l'ultimo regalo di Roberto»
Vorrei donare sogni alla gente»

«Questa vittoria mi ha riaperto il cancelletto della vita. È un regalo di Roberto». Lara Magoni, l'ex campionessa di sci, non nasconde lo stupore per aver raccolto 1.074 preferenze alle elezioni regionali, nella lista «Maroni presidente».

«Questa vittoria mi ha riaperto il cancelletto della vita. È un regalo di Roberto». Lara Magoni soffoca le lacrime e accarezza la cagnolona Penny acciambellata davanti alla stufa. L'ex campionessa di sci non nasconde lo stupore per aver raccolto 1.074 preferenze alle elezioni regionali, nella lista civica «Maroni presidente». Venerdì da Selvino scenderà a Milano per il primo incontro da consigliere, con la gioia di assaporare una rinascita. E il dolore di non poterla condividere con il suo amore.

Lara, ci parli di questa avventura.
«La sorte è stata terribile. Il giorno in cui il senatore Giacomo Stucchi e l'ex assessore Daniele Belotti hanno voluto incontrarmi è stato il giorno in cui mio marito Roberto è stato male definitivamente. Tornata da quell'incontro siamo andati all'hospice dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano. Ci siamo rimasti 75 giorni. Aveva un cancro rarissimo, era entrato a far parte di una ricerca sperimentale. Mi è arrivata martedì una mail dall'hospice. Mi inoltravano la lettera che il 9 novembre, il primo giorno di ricovero, Roberto aveva scritto loro alle quattro di notte: è fallito - scriveva - ma non si molla, andiamo avanti».
Un'esortazione pure per lei.
«Già, è stato Roberto a regalarmi questo sogno. Mi diceva: mica vorrai fare la cameriera in albergo per tutta la vita. Da quando è mancata mamma Antonia, con mia sorella Barbara mi sono infatti dedicata all'hotel Marcellino. D'inverno allenavo lo sci club, ero felicissima. Poi la chiamata in lista, il ricovero d'urgenza. "Ti sembra il caso?" ho chiesto a Roberto. Mi ha subito risposto: sì, mi sembra proprio il caso».
Squilla il cellulare, Lara lo spegne. «Ho ricevuto centinaia di chiamate e messaggi».
I primi da chi sono arrivati?
«Da gente comune che mi ha dato una grossa mano. Potrei nominare uno per uno chi mi ha votato, persone semplici. Un macellaio di Gavarno che è venuto a trovarmi quando ha visto la foto di Roberto sul giornale. Lui si fermava a comprare la carne al rientro da Piacenza. Oppure una ragazza meravigliosa che mi ha semplicemente detto: sei Lara? Voglio abbracciarti. Non ho potuto chiederle chi fosse, cosa facesse. Per cui sono certa che non c'è un voto dato per avere qualcosa in cambio».
Un voto che è stato un abbraccio.
«Sì, ne sono convinta, anche perché con Roberto in ospedale pensavo a come gestire questa campagna elettorale. Avevo programmato di girare per la Bergamasca con cinque ragazzini dello sci club, spiegando chi ero. Invece non ho potuto farlo. Ma tanti hanno fatto volantinaggio e promozione per me. Certe volte mi chiedo: se avessi saputo che Roberto sarebbe mancato a quattro giorni dalle elezioni, avrei accettato di candidarmi? Oppure: è stato meglio non saperlo, che questo sogno è stato il suo ultimo regalo? Sono felice perché per assurdo l'ultima sera che lui ha avuto l'uso della parola e ha potuto ascoltarmi, ha visto il mio spot in tv. Poi ha voluto che sabato sera, e Roberto è mancato mercoledì, andassi all'ultima festa con Maroni. Sono uscita un paio d'ore dall'ospedale. Avevo la morte nel cuore, ma la gioia di fare ciò che stavo facendo».
Contava di vincere?
«Questo risultato è incredibile, forse anche perché quando ero atleta mi han dato per finita a 28 anni, dicevano che non avrei vinto più nulla. E dopo mille infortuni ho fatto cinque podi in coppa del mondo e la medaglia d'argento. Quando tutto sembrava finito e avrei dovuto dire basta, la mia vita ha iniziato un percorso meraviglioso. Di nuovo, ora, una situazione simile». Lara, al funerale di suo marito ha detto che continuerà il suo sogno.
«Un mese fa gli avevo promesso che il mio primo stipendio da consigliere regionale lo avrei girato interamento all'hospice, un posto che mi ha dato tantissimo. E ora sogno che Maroni mi dia un piccolo spazio per regalare i sogni alla gente. Vorrei lo sport per tutti i bambini, siano essi figli di disoccupati o disabili».

Venerdì l'incontro con Maroni - Dopo aver dedicato la giornata di mercoledì al relax Roberto Maroni, che si avvia a diventare governatore della Lombardia, incontrerà giovedì a Milano i candidati eletti alla carica di consigliere regionale. All'incontro nella sede della Lega Nord, in via Bellerio, ci sarà anche Lara Magoni che con la lista civica «Maroni presidente» ha raccolto più di mille preferenze nella Bergamasca. Un appuntamento che l'ex campionessa di sci vive con trepidazione. «Sono felice – commenta Lara – di questo primo incontro con il presidente Maroni e sarò altrettanto felice se mi darà l'opportunità di affiancare Antonio Rossi in questo percorso. Sono certa che lo spirito di squadra sarà quello vincente». Maroni finora ha dato infatti un solo nome sulla composizione della sua squadra: quello del campione olimpico Antonio Rossi all'assessorato allo Sport.

Marta Todeschini

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