«Lasciate andare il mio complice»
Inseguito, cade e si rompe il naso

Sorpresi a rubare un tablet Samsung da un'auto in sosta nel centro di Ghisalba, due marocchini sono stati arrestati dai carabinieri di Martinengo: uno è però finito all'ospedale per un trauma cranico, la rottura del setto nasale e una serie di altri traumi.

Sorpresi a rubare un tablet Samsung da un'auto in sosta nel centro di Ghisalba, due marocchini sono stati arrestati dai carabinieri di Martinengo: uno è però finito all'ospedale per un trauma cranico, la rottura del setto nasale e una serie di altri traumi per i quali guarirà in 30 giorni.

Gli esami di laboratorio hanno accertato che ha agito sotto l'effetto di droga. Quando infatti - attorno alle 21,30 di domenica in un parcheggio di via Portico Nuovo - il proprietario della Renault Clio ha bloccato il suo complice, di 29 anni, il connazionale di 26, che inizialmente era riuscito a dileguarsi, è tornato sui suoi passi e ha estratto un coltello, minacciando l'automobilista, un autotrasportatore quarantenne di Ghisalba: «Lascia andare il mio complice».

Ma non aveva fatto i conti con alcuni amici dell'automobilista che, nel frattempo, si sono avvicinati e lo hanno di fatto circondato: così il ventiseienne ha pensato bene di rimettersi in tasca l'arma e di darsi alla fuga. Si è spaventato così tanto da ruzzolare a terra, poco più avanti, e da picchiare il capo contro lo spigolo di un marciapiede, rompendosi il naso e procurandosi il trauma cranico (non commotivo). Il marocchino è stato così soccorso dal personale del 118 e accompagnato in ospedale a Seriate, dove i medici del Pronto soccorso lo hanno medicato e dimesso con un mese di prognosi. Per lui è scattata l'accusa di rapina, avendo estratto il coltello - che è stato sequestrato dai carabinieri - e avendo minacciato il suo derubato.

Il complice dovrà invece rispondere solo dell'accusa di furto. Stamattina entrambi compariranno in tribunale a Bergamo per il processo per direttissima.

Tutto è cominciato attorno alle 21,30 di domenica, quando i due marocchini, domiciliati a Ghisalba, hanno scassinato una Renault Clio posteggiata in via Portico Nuovo, nella periferia del paese della Bassa. Dall'abitacolo i due hanno prelevato un tablet Samsung: il furto stava quasi per andare a segno, quando alla vettura è giunto il proprietario, che è riuscito a bloccare il marocchino ventinovenne. Il quarantenne ha anche cominciato a gridare per attirare l'attenzione, così al posteggio sono giunti anche alcuni suoi amici che hanno avvertito i carabinieri.

Nel frattempo il complice, inizialmente scappato, è tornato indietro brandendo un coltello e gridando: «Lasciatelo andare». Ma la situazione si è rigirata a suo svantaggio, visto che è stato fatto scappare e che, nella fuga, è caduto a terra, ferendosi in maniera piuttosto seria. In ospedale è poi emerso che agiva sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Fabio Conti

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