Agata, mamma e camionista:
sono una donna con una passione

«Non sono una donna speciale. Sono una donna con una passione». A dirlo è Agata De Rosa, 32 anni, mamma in attesa del secondo figlio, imprenditrice, moglie, che di mestiere fa l'autista di camion. Una passione quella per gli autocarri che ha ereditato dal padre.

«Non sono una donna speciale. Sono una donna con una passione». A dirlo è Agata De Rosa, 32 anni, mamma in attesa del secondo figlio, imprenditrice, moglie, che di mestiere fa l'autista di camion. Una passione quella per gli autocarri che ha ereditato dal padre, camionista anche lui, che fin dalla prima elementare la portava con se in giro per l'Europa.

«Non c'è un momento della mia vita dove la strada e i camion non ci siano. Fanno parte di me. Fin da quando avevo 6 anni accompagnavo mio padre nei suoi viaggi, le mie vacanze estive le passavo sul camion. Mio marito, Simone, fa il mio stesso lavoro. Il mio primo figlio è nato a luglio, io a settembre ero già in viaggio, con lui al seguito, ovviamente. Ora che sono incinta di otto mesi sono ferma ma se mi dovessero chiamare e chiedere di andare a Lugano ci andrei subito, al massimo partorisco in Svizzera».

È tosta Agata e anche se lei non vuole sentirselo dire un po' speciale, questa donna camionista, lo è davvero. A cominciare dal fatto che ha vinto un premio importante. Nata a Napoli ma residente a Dalmine, Agata sarà infatti premiata con il Sabo Rosa 2013 ovvero uno speciale ammortizzatore per veicolo industriale prodotto in edizione limitata (un pezzo all'anno) e conferito, fin dalla prima edizione, a Bologna, oggi nel giorno della Festa della Donna.

A decidere l'assegnazione del premio una giuria d'eccezione composta da 13 donne dipendenti del Gruppo Roberto Nuti Spa che ha visto nella camionista di Dalmine un esempio di donna forte, madre, lavoratrice ma sopratutto espressione del lavoro di migliaia di piccole imprese italiane che ogni giorno combattono per restare in piedi.

«Una donna che fa l'autista di camion per dimostrare che è una superdonna sbaglia» tiene a precisare Agata. «Non devo dimostrare nulla a nessuno. Non devo dimostrare che sono in grado di fare il lavoro di un uomo. Lo faccio perché ho scelto di farlo. Perché quando guidi, sei tu, il tuo camion, i tuoi pensieri, i tuoi sogni e basta. Il camion non è solo un pezzo di ferro, diventa parte di te».

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