Uccise la moglie col mattarello
Chiesti vent'anni per l'oculista

Una richiesta di condanna non certo leggera, ma che poteva essere ben più pesante. Si possono riassumere così i 20 anni di carcere che la Procura ha chiesto per Roberto Colombo, il medico oculista a processo per aver ammazzato la ex moglie a colpi di mattarello.

Una richiesta di condanna non certo leggera, ma che poteva essere ben più pesante sulla carta e che per questo non è stata ben accolta dai parenti della vittima.

Si possono riassumere così i 20 anni di carcere che la Procura di Milano ha chiesto per Roberto Colombo, il medico oculista che ha lavorato al Policlinico di Zingonia e al poliambulatorio San Marco, e che ora è a processo per aver ammazzato la ex moglie a colpi di mattarello.

Il 27 giugno dello scorso anno, Colombo, bergamasco di 58 anni all'epoca primario all'ospedale di Gravedona, nel Comasco, uccise la ex moglie Stefania Cancelliere – 39 anni – in modo brutale sul pianerottolo del condominio dove lei viveva, a Legnano.

L'autopsia sul cadavere della donna riscontrò sette colpi alla testa con un mattarello da cucina. Colombo, che nell'ultimo periodo era andato a vivere nell'hinterland milanese dopo aver lavorato fino al 2009 al San Marco, ottenne quasi subito gli arresti domiciliari: dopo poco più di un mese di carcere, infatti, venne trasferito in una casa di cura nel Comasco, dove si trova tuttora.

Il medico, difeso dagli avvocati Adriano Bazzoni e Norberto Argento, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 9 marzo

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