Conclave, viaggio in Vaticano
tirato a lucido per il nuovo Papa

Un viaggio dentro il Vaticano alla vigilia del Conclave. La città del Papa è blindatissima. Sant'Anna è una delle porte d'accesso. Varcarla non è facile. Ecco il racconto del nostro inviato Emanuele Roncalli.

Dall'inviato Emanuele Roncalli

Un viaggio dentro il Vaticano alla vigilia del Conclave. La città del Papa è blindatissima. Sant'Anna è una delle porte d'accesso. Varcarla non è facile. Gli svizzeri hanno alzato le alabarde. Da lì non si passa. Dentro le mura leonine, si respira un'aria strana, di attesa quasi spasmodica, e chi è deputato ai controlli lo fa con maggiore solerzia ed eccessiva pignoleria.

Nei Palazzi sono a buon punto le «pulizie di primavera» per presentare al Sommo Pontefice stanze linde e scintillanti. Alla Casa di Santa Marta si prepara il refettorio. Non una tavolata unica, ma più tavoli per 6-8 cardinali. Al cortile del Belvedere al mattino alle 7 è già strapieno di auto dei dipendenti. Proprio qui si affaccia la caserma dei vigili del fuoco.

«La Sistina è a due passi – dice un pompiere –, vista la presenza delle stufe per la fumata siamo già allertati». Dal Belvedere si sale in ascensore alle logge. Non c'è stanza dove non sia presente un'addetta alle pulizie, armata di cattura-polvere. È tutto un via vai di prelati e guardie svizzere in un silenzio tombale. «Si lavora senza orario», ci confida un addetto che si è occupato di svuotare l'appartamento pontificio e di fare lavori di fino alla Sistina. E per tutti coloro che entreranno a vario titolo nel conclave (inservienti, fuochisti per la stufa ecc.) è arrivato il giorno del giuramento.

L'attesa è palpabile. Tutti aspettano con ansia il nuovo inquilino. Esco sulla balconata della terza loggia: la vista è spettacolare, puoi quasi toccare con mano l'orologio della Basilica, il tetto della Sistina è vicinissimo. Vi si posa una cornacchia. La piazza è tutto un brulicare di gente. Le postazioni tv di tutto il mondo occupano i terrazzi degli istituti religiosi e del colonnato del Bernini.

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