Dalla Cei «gioia e riconoscenza» per il nuovo Papa

«Sono a esprimere la gioia e la riconoscenza dell'episcopato e, quindi, dell'intera Chiesa italiana per l'elezione del Card. Giorgio Mario Bergoglio a Successore di Pietro». È quanto afferma il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata.

«Sono a esprimere la gioia e la riconoscenza dell'episcopato e, quindi, dell'intera Chiesa italiana per l'elezione del Card. Giorgio Mario Bergoglio a Successore di Pietro». È quanto afferma il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata. «Nell'emozione di questo momento, sperimentiamo una volta di più la profondità delle parole di congedo di Benedetto XVI, quando con Guardini ricordava che la Chiesa "non è un'istituzione escogitata e costruita a tavolino, ma una realtà vivente che vive lungo il corso del tempo, in divenire, come ogni essere vivente, trasformandosi eppure che nella sua natura rimane sempre la stessa, e il suo cuore è Cristo". Sì, il mistero della Chiesa - corpo vivo, animato dallo Spirito Santo, che vive realmente della forza di Dio - costituisce per tutti noi la ragione e la passione della vita» dice Crociata in una nota.

«Un particolare legame unisce la nostra Conferenza al Successore di Pietro, Vescovo di Roma e nostro Primate, e ci fa sentire testimoni privilegiati della missione del Pontefice, nonchè destinatari di una sua premura assidua e di un magistero particolarmente sollecito nei nostri confronti», afferma ancora mons. Crociata. «Il nostro Statuto ne parla in termini di "speciale sintonia", rimandando a quella collegialità affettiva ed effettiva tra noi Vescovi che ha il suo perno d'autenticità nella comunione con il Papa; la stessa sintonia, lo stesso attaccamento alla sede di Pietro, è profondamente avvertito anche da tutte le componenti del nostro popolo. Come ebbe a dire il nostro Cardinale Presidente in una delle sue prime prolusioni, "il Papa ci e particolarmente vicino, e noi siamo con lui una sola voce e un solo cuore"».

«A Sua Santità Francesco I - conclude il segretario generale della Cei -, ancora con le ultime parole di Benedetto XVI, la Chiesa italiana promette già da subito "incondizionata reverenza ed obbedienza"». Il tutto condito da un piccolo «giallo», generato probabilmente dal fatto che la nomina di Bergoglio era del tutto inaspettata, costituito dal fatto che la nota di Crociata inviata via email è stata accompagnata da un frontespizio in cui si saluta «la notizia dell'elezione del Card. Angelo Scola a Successore di Pietro».

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