Relique rubate e vendute sul web
I carabinieri ne recuperano 57

Un uomo di 30 anni, incensurato e disoccupato, li aveva messi su una piattaforma di vendita tra quelle più diffuse, su Internet, e si recava poi di persona a consegnarle. In questo caso il suo acquirente era un antiquario toscano della provincia di Pistoia.

È sul web che si concentra il mercato nero delle piccole reliquie. A precisarlo sono i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico della Lombardia, che hanno concluso un'operazione che ha portato alla denuncia di due persone e al recupero di 57 pezzi ecclesiastici, per la maggior parte, appunto, reliquie.

«Quello delle reliquie è un mercato diverso da quello, più noto, degli oggetti d'arte di grande valore - spiega un ufficiale dell'Arma -. È un mercato diviso in molti piccoli rivoli, alimentati da ladri anche estemporanei, che viene offerto a prezzi molto più bassi, e non a collezionisti ma ad appassionati che magari tengono in casa gli oggetti antichi più strani, a prescindere dal loro valore».

In questo caso il ladro, un uomo di 30 anni, incensurato e disoccupato, li aveva messi su una piattaforma di vendita tra quelle più diffuse, su Internet, e si recava poi di persona a consegnarle. In questo caso il suo acquirente era un antiquario toscano della provincia di Pistoia. Gli oggetti provengono da 13 chiese delle province di Bergamo, Lecco, Monza, Lodi, Cremona e Milano.

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