Manca da casa da venerdì sera
Nevica, riprese le ricerche di Giulio

Sono riprese stamattina, domenica 17 marzo, le ricerche di Giulio Amighetti, il 25enne che era uscito venerdì in mountain bike e non è più rientrato a casa, a Costa Volpino. L'allarme è scattato venerdì notte, ma finora di lui non c'è traccia, nonostante il grande spiegamento di forze. Sulla zona nevischia.

Manca da casa da quasi due giorni e, man mano che le ore passano, la speranza di ritrovarlo in buone condizioni si affievoliscono sempre più. A Costa Volpino venerdì sera è scattato l'allarme per un appassionato di mountain bike che era uscito per una pedalata sui monti che circondano l'alto Sebino ma che non è più rientrato. Sabato le ricerche sono andate avanti per tutto il giorno fino a sera, ma non hanno dato esito: sono riprese nella mattinata di domenica, sulla zona nevischia.

Giulio Amighetti, 25 anni di età e residente nella frazione di Qualino, dove vive insieme ai genitori e a una sorella, venerdì pomeriggio, dopo aver concluso la giornata lavorativa, era rientrato a casa e attorno alle 17 aveva salutato i suoi familiari dicendo che sarebbe partito per andare a fare un giro in bicicletta. Pochi minuti dopo un testimone lo ha visto salire verso la chiesa di Qualino, ma da lì in poi non ci sono più tracce di lui.

Giulio Amighetti è un biker esperto: grande appassionato di bicicletta e di vita all'aria aperta, appena poteva saltava in sella e esplorava i sentieri e le strade che si sviluppano come una ragnatale tra i boschi di Costa Volpino, Lovere, Bossico e Rogno e che sono segnati da continui dirupi. Di solito si allenava da solo e in questi giorni si stava preparando per una gara.

Venerdì sera però gli deve essere successo un imprevisto: la sorella e i genitori lo aspettavano per cena e quando non lo hanno visto rientrare si sono allarmati. In serata hanno quindi segnalato la scomparsa e si è così messa in moto la macchina delle ricerche. I primi a raggiungere Qualino sono stati, attorno alle 2,30, i vigili del fuoco volontari di Lovere che, dividendosi in squadre, hanno camminato lungo i sentieri più vicini a Qualino, quelli che portano al santuario di San Giovanni sopra Lovere e quelli che vanno verso Bossico. Lo hanno chiamato a gran voce ma non hanno ottenuto nessuna risposta.

Sabato mattina all'alba sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco di Clusone e di Bergamo e il Soccorso alpino di Clusone. Dalle 7 in avanti, per un paio d'ore, l'alto Sebino è stato sorvolato dall'eliambulanza del 118 di Bergamo; poi verso le 10 è intervenuto l'elicottero dei vigili del fuoco di Varese. A terra intanto si muovevano anche tanti volontari di Qualino e gli amici del Team Tokens Cicli Bettoni. Per tutto il giorno, supportati anche dal Corpo forestale di Lovere, circa un centinaio di operatori hanno setacciato tutte le possibili strade e tutti i sentieri. Attorno alle 19 le ricerche si sono interrotte per il buio e sono riprese domenica dalle 6.

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