Ok alla riforma del servizio idrico
Raimondi: «È un'ottima legge»

«Un'ottima legge, che riorganizza il sistema idrico in Lombardia in maniera tale da garantire ai cittadini non solo un servizio adeguato, ma anche il miglioramento della qualità delle acque dei fiumi e dei laghi». È il commento dell'assessore Raimondi.

«Un'ottima legge, che finalmente riorganizza il sistema idrico in Lombardia in maniera tale da garantire ai nostri cittadini non solo un servizio adeguato, ma anche il miglioramento della qualità delle acque dei fiumi e dei laghi». Così l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi commenta l'approvazione, da parte del Consiglio regionale lombardo, del progetto di legge di riforma del servizio idrico.

«Questo testo - aggiunge Raimondi - favorisce anche i nuovi investimenti necessari per adeguare il collettamento e la depurazione delle infrastrutture idriche». Raimondi replica anche alle dichiarazioni delle opposizioni spiegando che «non è affatto vero che è una legge approvata con urgenza, dato che ha avuto ben sette mesi di gestazione».

Il provvedimento, oltretutto, nasce da una richiesta precisa delle istituzioni locali, delle Autorità d'ambito e degli operatori che, fin dall'inizio della legislatura, hanno sollecitato un provvedimento che, finalmente, portasse un po' di ordine su un tema fino ad oggi piuttosto confuso.

In merito alla data di approvazione del Pdl, Raimondi spiega che «si è arrivati al 22 dicembre per colpa di un'opposizione che ha continuato a prendere tempo in attesa di non si sa di cosa, quando aveva chiesto, impegnandosi a rinunciare a fare ostruzionismo, di spostare la votazione alla prima sessione utile dopo l'approvazione del bilancio».

«Noi lo abbiamo fatto - aggiunge Raimondi -, loro, invece, non hanno mantenuto la parola data e, anzi, per tutta la giornata hanno continuato a provare a mettere il bastone fra le ruote».

«La proroga di un anno della scomparsa delle Aato contenuta nel decreto mille proroghe - conclude Raimondi - non inficia in alcun modo la nostra legge, ma semplicemente dà più tempo alle Regioni inadempienti per completare i processi relativi al trasferimento delle competenze delle Aato stesse. Dunque, non avrebbe avuto nessun senso non approvare il provvedimento avendo un testo così condiviso dalle rappresentanze istituzionali come raramente è successo per una riforma di tale entità».

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