La Cgil smentisce gli hacker
«Nessun database violato»

«Nessun database è stato violato, perché dai nostri siti è possibile arrivare solo ai contenuti che già prima erano visibili pubblicamente». Così la Cgil smentisce quanto proclamato dagli hacker che hanno oscurato il sito web del sindacato di Bergamo.

«Nessun database è stato violato, perché dai nostri siti è possibile arrivare solo ai contenuti che già prima erano visibili pubblicamente, cioè i recapiti delle nostre sedi, le pagine di notizie, le informazioni già pubbliche: dunque nessun dato è stato rubato né eliminato, per il semplice fatto che i nostri database non si trovano on line».

Così Vanni Galli, presidente di Sintel, smentisce categoricamente quanto scritto sulla schermata che martedì mattina aveva preso il posto del sito web della Cgil di Bergamo, dopo l'attacco di hacker che si sono firmati “Anonymous #IAG”.

Le rassicurazioni sono arrivate da Sintel, la società provider a cui le strutture della Cgil della Lombardia (che l'hanno creata) hanno affidato il ruolo di realizzare e monitorare le attività di comunicazione informatica, di informatizzazione dei processi per la gestione dell'organizzazione (archivi, tesseramento, amministrazione ecc.) e dei servizi sindacali (fisco, previdenza, diritti del lavoro, casa, turismo ecc.).

«Nessun database - né quelli del tesseramento, né quelli fiscali né quello previdenziale  - è stato violato, si è verificato solo un oscuramento della pagina principale del sito», specifica Galli.

«Rassicuriamo tutti che i dati sensibili e riservati sui nostri iscritti e sui nostri utenti sono rimasti al sicuro durante l'attacco, dunque non c'è nulla di cui preoccuparsi» ha aggiunto Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil.

Un attacco simile si è registrato anche ai siti web della Fiom-Cgil di Milano, della Cgil della Brianza, della Cgil di Pavia e della Cgil di Sondrio. Il mese scorso era stato oscurato il sito web della Cgil di Brescia.

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