A Colognola vola la rabbia
Tentorio: ci siano toni corretti

Dalle parti di Colognola i doppi vetri non sono l'eccezione, ma la regola. «Tutti gli appartamenti all'Azzanella ce li hanno, è normale» dicono in coro. Dalle parti di Colognola gli aerei che sorvolano il quartiere li contano. Una sorta di contabilità interna.

Dalle parti di Colognola i doppi vetri non sono l'eccezione, ma la regola. «Tutti gli appartamenti all'Azzanella ce li hanno, è normale» dicono in coro le signore sedute per un caffè al bar Club One di via Fermi. Dalle parti di Colognola gli aerei (con annesso rumore) che sorvolano il quartiere li contano. Una sorta di contabilità interna.

«D'estate ci sono giorni che ne passano un centinaio. A volte dico a mio marito: prima o poi arriva in casa». La casalinga, occhiali da sole e capelli biondo platino, affonda il colpo prima di salutare tutti e andare a fare la spesa. Non è sempre un incubo qui, ma ci sono giorni e giorni, orari e orari che fanno la differenza.

Le signore dicono che la fascia più terribile è quella del mattino: dalle 6,30 almeno fino alle 9,30. «Un aereo dietro l'altro. Il weekend poi non parliamone, un disastro con il lunedì». L'insofferenza è diffusa anche se poi ci sono le mosche bianche, quelli che dicono che «gli aerei si sentono meno di un tempo».

L'Azzanella è una zona residenziale, qualche villetta, condomini degli Anni Settanta ben tenuti, verde e relativa quiete... Gli ingredienti per star bene ci sarebbero tutti se non fosse per gli aerei che rendono la vita impossibile, dicono i residenti. «A me passano proprio sopra casa - chiosa Maddalena Novalli -. Io non ho bisogno di doppi vetri, ma di respirare. E d'estate non riusciamo a tenere le finestre aperte, tanto meno a guardare la tv o parlare al telefono».

I toni accesi dell'altra sera in Consiglio comunale hanno lasciato l'amaro in bocca al sindaco e alla sua Giunta. La protesta inscenata dai residenti di Colognola è stata vissuta come un'irruzione, sbagliata nei modi e nei tempi. Franco Tentorio, a bocce ferme è sereno, ma deciso sul modo di procedere. «Poniamo però prima di tutto una condizione: o garantiscono un comportamento corretto e responsabile o, fermo restando il nostro impegno per Colognola, non ha senso confrontarsi. Lo scriveremo anche nella lettera che prepareremo in risposta alla loro».

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di giovedì 21 marzo

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