«Gestire l'Accademia Carrara
costerà quattro volte di più»

Chiuso, o quasi, un fronte, ecco aprirsene subito un altro. Non c'è pace per l'Accademia Carrara. Si parla della gestione della struttura nella sua nuova veste: dai 900 mila euro annui del 2008 ai tre milioni, tre milioni e mezzo di euro preventivati a regime.

Chiuso, o quasi, un fronte, ecco aprirsene subito un altro. Non c'è pace per l'Accademia Carrara. Proprio giovedì 21 marzo, mentre l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli celebrava di fronte ai componenti della 2ª e 4ª Commissione consiliare il sostanziale completamento dell'intervento («Mancano le finiture» ha puntualizzato durante il sopralluogo), la collega alla Cultura Claudia Sartirani gli faceva eco snocciolando, assieme al cronoprogramma per l'apertura, cifre «da brivido» riguardanti la gestione della struttura nella sua nuova veste: dai 900 mila euro annui del 2008 ai tre milioni, tre milioni e mezzo di euro preventivati a regime. Quattro volte tanto.

«Sicuramente - ha sottolineato - bisognerà pensare a un aumento del personale perché gli obiettivi che ci siamo posti sono ambiziosi ma impegnativi. Affinché il progetto prenda forma in tutte le sue potenzialità, dovremo affrontare un grande lavoro di comunicazione e di sviluppo del sistema culturale che consenta alla pinacoteca un riposizionamento a livello nazionale e internazionale. Senza trascurare l'aspetto puramente strutturale che comporterà certamente un sforzo di conservazione maggiore. Sarà indispensabile coinvolgere la città e i privati».

E se il presidente del Consiglio di amministrazione della Carrara Tito Lombardini - intervenuto assieme alla direttrice della stessa accademia Maria Cristina Rodeschini e al conservatore Giovanni Valagussa - si è detto ottimista («Abbiamo un'idea forte e con un po' di fortuna sono convinto che riusciremo a far quadrare il cerchio»), qualche perplessità da parte dei consiglieri non è mancata.

«Sulla gestione futura - ha sottolineato ad esempio Valerio Marabini della lista Tentorio - bisognerà pensare a soluzioni intermedie e più sostenibili». «Vedo due criticità - ha aggiunto Nadia Ghisalberti della lista Bruni -: il piano di comunicazione indispensabile al rilancio e l'assetto della nuova governance». «Su quest'ultimo punto - è stato l'invito di Paola Tognon (Pd) - chiedo che le minoranze vengano coinvolte maggiormente in modo da avviare un proficuo percorso di dialogo».

Questa la novità sul piano economico. Per il resto non sono mancate le rassicurazioni di Saltarelli sull'andamento dei lavori, ma soprattutto i risultati di una ristrutturazione che tutti i commissari hanno definito entusiasmante e per la quale non sono mancati i complimenti.

A quando dunque l'inaugurazione? «Entro maggio dovrà essere approvato il progetto esecutivo per l'allestimento - ha spiegato Sartirani - il bando per l'assegnazione dell'appalto è previsto ai primi di giugno in modo da avviare i lavori a novembre e completarli a febbraio 2014. Tra marzo e maggio dovrebbero essere ricollocate le opere, mentre le prime visite in anteprima sono previste per giugno». L'inaugurazione, in pratica, dovrebbe essere contestuale alle elezioni.

E. Fa.

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