Se Casa Suardi non si vende
«Togliamola dai beni alienabili»

C'è soddisfazione tra i gruppi di minoranza per la promessa, fatta pubblicamente dal sindaco di Bergamo in risposta all'appello di Ermanno Olmi, di mantenere pubblica la proprietà di Casa Suardi. Ora «seguano idonei atti amministrativi».

C'è soddisfazione tra i gruppi di minoranza per la promessa, fatta pubblicamente dal sindaco di Bergamo in risposta all'appello di Ermanno Olmi lo scorso febbraio, di mantenere pubblica la proprietà di Casa Suardi. Ora, i capigruppo di Lista Bruni, Pd, Idv, Udc e Verdi, chiedono che alle buone intenzioni manifestate seguano idonei atti amministrativi.

"Dobbiamo garantire che l'immobile venga al più presto stralciato dalla lista dei beni alineabili - spiega Nadia Ghisalberti, capogruppo della lista Civica Bruni -: è stato proprio Olmi a dichiarare che se la promessa del sindaco non sarà mantenuta, lui non riterrà più Bergamo all'altezza di diventare Capitale della Cultura nel 2019. Abbiamo l'onore di poter contare su una personalità come quella di Ermanno Olmi per la carica di presidente onorario della candidatura di Bergamo capitale europea della cultura nel 2019, dobbiamo dargli subito la certezza di mantener fede agli impegni presi".

Lo stralcio si piuò fare e si deve, secondo le minoranze, fare subito. "Per questo - aggiunge Ghisalberti - abbiamo predisposto un ordine del giorno che impegna il sindaco a portare in discussione in aula una delibera di stralcio definitivo dal piano delle alienzazioni del palazzo del Podestà Veneto".

L'ordine del giorno, sottoscritto anche dai capigruppo Sergio Gandi (Pd), Vittorio Grossi (Idv), Fausto Amorino (Verdi) e Giuseppe Mazzoleni (Udc) chiede anche che sia definita, contemporaneamente, una nuova funzione pubblica all'altezza del Palazzo, della sua storia e della sua straordinaria posizione nel cuore di Città Alta.

"Invitiamo il sindaco - conclude Ghisalberti - a raccogliere la richiesta dello stesso Olmi, che ha suggerito di insediare, proporio a Casa Suardi, il quartier generale del team che si occuperà di progettare la candidatura di Bergamo a capitale europea. Riteniamo sia un'ottima destinazione temporanea che, senza oneri economici pesanti, permetterebbe di sfruttare gli spazi di casa Suardi - in parte già predisposti - per uno scopo socialmente e culturalemente rilevante".

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