Piano risparmi lacrime e sangue
per uomini e strutture del Pd

Il Pd mette a punto un piano di ristrutturazione lacrime e sangue. «In previsione del superamento del finanziamento pubblico dei partiti», il Pd sta per attuare un «severo ridimensionamento dei costi». Lo scrive in una lettera ai circa duecento dipendenti del partito il tesoriere, ovvero il bergamasco Antonio Misiani.

Verrà attuata, a quanto scrive Misiani il 22 marzo, «una serie di interventi di razionalizzazione delle spese», tra cui la chiusura delle sedi di via del Tritone a Roma già nel mese di aprile. «I budget assegnati alla Segreteria nazionale - scrive Misiani - e ai Giovani democratici saranno ridotti del 75% rispetto al 2012 e nel 2013 non saranno assegnati budget ai forum».

I tagli riguardano anche «i contratti con i fornitori del Pd e di Youdem (la tv del partito, ndr) e una serie di servizi quali auto Ncc, giornali, viaggi e altro». Poi ci sono gli interventi sul personale. «Applicazione immediata della norma del contratto che prevede il limite di 18 mesi per usufruire delle ferie - scrive ancora Misiani - e dalla prossima busta paga saranno azzerate tutte le ferie superiori ai quaranta giorni».

Poi «non saranno più autorizzati gli straordinari» e «tutti sono tenuti a comunicare al personale le eventuali assenze». «Non intendiamo licenziare. Sarà l'ultima cosa che farò. Preferisco prima ridimensionare tutto il resto. È chiaro che il costo del personale incide, bisognerà intervenire con altri strumenti, ma non ho mai detto che bisogna licenziare - ha precisato Misiani -. Ci sarà una serie di interventi, come ricollocazione e altre cose ancora, opportunità all'esterno, ricollocazione, e abbiamo firmato un accordo per il blocco delle retribuzioni».

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